Castelli: "Pubblicita' Sanitaria e Mammografie: ancora malasanita' al Mazzoni di Ascoli Piceno"
Ascoli Piceno | Da "Sicuramente Marche" a "Sicuramente (ma non nelle) Marche".
di Guido Castelli*
In questi giorni i muri delle Marche sono infestati da una miriade di manifesti con le quali la Regione magnifica le qualita' del nostro servizio sanitario. "Sicuramente Marche": questo lo slogan che ispira una campagna pubblicitaria (finanziata con i nostri soldi) che confligge clamosamente con le notizie di malasanita' che proprio in questi giorni stanno affollando le cronache dei giornali ascolani.
La nostra ASL non gode piu' della fiducia dell'utente ed e' strozzata dal centralismo sanitario anconetano che non consente piu' al nostro Ospedale di offrire, salvo lodevoli eccezioni frutto del valore dei singoli che lavorano bene malgrado il sistema, servizi adeguati alle aspettative di salute dei cittadini.
In un simile quadro non è infrequente che per ottenere prestazioni mediche appropriate e tempestive,ci si veda costretti a ricorrere a visite e controlli a pagamento. Mentre, per chi purtroppo si trova in condizioni di disagio economico, non c'è altra scelta se non quella di indebitarsi pur di far fronte alle proprie esigenze di salute. Ed è chiaro come, in un frangente dominato,dalla recessione economica e dalla crisi occupazionale, i disservizi sanitari costituiscono il segnale più grave e preoccupante del malessere del Piceno. Ospedale Mazzoni, reparto di radiologia: fino al 30 novembre scorso il servizio di senologia era attivo, mattino e pomeriggio.
Ed era così possibile, gratuitamente o a pagamento, usufruire di mammografie ed ecomammarie. Tuttavia, dal 1 dicembre qualcosa è cambiato.
E, come spesso accade, i cambiamenti registrati non volgono al miglioramento dei servizi prestati al cittadino. In questo caso, sono state sospese sino al 31.12.04 le prestazioni gratuite erogate nella seconda parte della giornata (il cosiddetto divisionale). Prestazioni prenotate da mesi che vanno a slittare al 2005. Per il momento, quindi, sarà necessario, per chi ne ha una necessità impellente, ricorrere alle prestazioni a pagamento, ovviamente sempre disponibili dalle 15 alle 18. Tutto questo è sconcertante e presumibilmente si collega alla necessita' di far fronte al surplus di disavanzo accumulato (si parla di 8 miliardi di lire) nel corso dell'anno dall'Ospedale Mazzoni. Abbiamo speso troppo (ma come ?) e quindi ad Ascoli nel mese di dicembre e' fortemente sconsigliato ammalarsi.
Se non col rischio di vedersi abbandonati a se stessi o discriminati per ragioni economiche. Ma la salute non dovrebbe essere un diritto? "Sicuramente (ma non nelle) Marche".
*cons.reg.le AN
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03/12/2004
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