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il senatore Mario Cavallaro definisce il disegno di legge Finanziaria per il 2005.

| MACERATA - “Una manovra che non risolve i problemi del Paese anzi li aggrava”.

“Una manovra che non risolve i problemi del Paese anzi li aggrava”.

 

Così il senatore Mario Cavallaro ha definito il disegno di legge Finanziaria per il 2005.

 

“Nonostante il tentativo di distogliere con la trovata del taglio fiscale l’attenzione dei cittadini - ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il parlamentare della Margherita - la realtà è che la più grossa operazione finanziaria dopo quella del governo Amato, per un totale di 24 miliardi di euro, ricadrà nei prossimi mesi sulle spalle di tutti gli italiani.

 

Scarsi e mal distribuiti saranno gli effetti del taglio delle tasse, mentre aumenteranno il costo dei servizi per le sottrazioni agli Enti locali e la tassazione indiretta.

 

Pochi i sostegni all’impresa, all’innovazione ed allo sviluppo: di qui la contrarietà anche della Confindustria.

 

Per le Marche pochissimi investimenti - ha concluso Cavallaro - mentre il nostro territorio avrebbe bisogno di un cospicuo sostegno all’Università, alla ricerca scientifica, all’innovazione tecnologica, all’ampliamento della dimensione delle imprese, ai Beni culturali, al turismo. Irrisolto, infine, il nodo delle infrastrutture e delle reti che sono condizione indispensabile per il rilancio dell’economia nazionale e regionale”.

03/12/2004





        
  



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