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La giunta approva la pdl che riordina le Ipab e disciplina le aziende pubbliche di servizi

| ANCONA - Si tratta di un importante provvedimento legislativo che regolamenta finalmente una materia così complessa come l’organizzazione di enti

La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge che riordina le istituzione pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina le aziende pubbliche di servizi alla persona.
 
Si tratta di un importante provvedimento legislativo che regolamenta finalmente una materia così complessa come l’organizzazione di enti che in molte parti del nostro territorio gestiscono importanti strutture di accoglienza per anziani non autosufficienti.
 
Il testo ha avuto un percorso di consultazione molto complesso, data l’importanza e la delicatezza della materia, che ha coinvolto i responsabili delle Ipab marchigiane, gli amministratori pubblici, i coordinatori di ambito sulla base di una rilevazione fatta dall’Osservatorio regionale per le politiche sociali che ha raccolto dati e informazioni dettagliate sul numero delle Ipab, sulla loro localizzazione territoriale, sulle caratteristiche organizzative, sui patrimoni disponibili e sul livello di partecipazione di queste realtà ai percorsi concertativi avviati nei 24 ambiti territoriali in occasione della elaborazione del primo piano di zona 2003. La normativa, ispirandosi alle finalità indicate dalle legge 328/00 interviene sulle modalità di trasformazione delle attuali Ipab in Aziende pubbliche di servizi alla persona o in persone giuridiche di diritto privato prevedendo anche la possibilità di estinzione in caso di accertata impossibilità ad operare la necessaria trasformazione.
 
Il criterio di fondo seguito dal testo è quello di favorire l’inserimento delle Ipab, trasformate in aziende pubbliche, nella rete dei servizi integrati in modo da favorire la capacità di sviluppare i territori degli ambiti nelle modalità previste dalla riforma delle politiche sociali che ha caratterizzato in questi anni l’attività dell’assessorato alle politiche sociali della Regione Marche.
 
 Un importante risultato – ha affermato l’assessore Secchiaroli – che contribuisce a definire in maniera sempre più chiara il “sistema welfare delle Marche” il quale ha già visto altri importanti atti normativi e di programmazione che, accanto alle linee guida sui piani di zona, sono stati prodotti dall’assessorato come l’atto di riordino del dipartimento per le dipendenze patologiche, il Piano infanzia, gli interventi normativi sul terzo settore con particolare riferimento alla legge sull’associazionismo di promozione sociale, gli interventi a sostegno della cooperazione sociale e le attività avviate sul campo della disabilità fisica e mentale”.
 
Un percorso articolato – ha concluso l’Assessore - che ha in questi anni ha caratterizzato la nostra regione che, come si ricorderà, ha siglato un “Patto per l’innovazione del welfare” assieme alla Regioni Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.

04/12/2004





        
  



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