Partito dei Comunisti Italiani

 

Ormai non c’è più rispetto, non dico delle regole, ma neanche delle persone. I consiglieri di minoranza, ma credo anche molti della maggioranza, scontano ormai un profondo e diffuso  senso di disagio e di mortificazione nel vedere svilito e ridicolizzato il proprio ruolo di consigliere (portatore di interessi pubblici e generali nell’esercizio del proprio mandato)  e di essere considerati, con sufficienza,  come un impiccio o una scocciatura che va ridimensionata.

 

L’ultimo esempio è stato il comportamento di Silvestri Giovanni, che  perennemente occupato a faxare le sue veline ai giornali, non ha il tempo né di partecipare alle riunioni della Commissione Lavoro (ha le deleghe anche del Lavoro purtroppo), né di rispondere ad una mia interpellanza. Si è giustificato con la mancanza di tempo per rispondere a quelle, che lui considera eccessive ed sproporzionate, richieste di notizie e di informazioni circa la gestione delle mense scolastiche e l’annoso problema delle rette degli asili-nido e delle tariffe scolastiche.

 

Problemi che toccano direttamente migliaia di bambine e bambini e tutti gli operatori scolastici.

Poverino! Non ha tempo!

 

Non ha tempo di incaricare un funzionario del settore nel preparare una relazione su temi di cui l’ufficio dovrebbe essere a conoscenza a menadito e su dati di facile rilevamento.

Non risponde in Circoscrizione (Borgo Solestà) ai consiglieri, dicendo che aveva risposto in Consiglio, poi   non ha tempo di rispondere in aula e ha chiesto di rinviare il punto mettendo in imbarazzo la sua stessa maggioranza.

 

Ma si sa! Ognuno ha le sue priorità: il Silvestri privilegia le redazioni dei giornali, ammorbandoli tutti i giorni dei suoi proclami e dei suoi discutibili progetti scolastici, di cui lui non ha nessun merito. Per fortuna gli insegnanti e gli operatori scolastici fanno da soli e faticosamente, generosamente e con il massimo impegno, nonostante l’assessore, portano avanti il loro compito di educatori.

 

E che dire del Sindaco? Il quale risponde in modo evasivo all’interpellanza del centro sinistra che chiedeva lumi sulla delibera approvata 22 mesi fa, che lo impegnava ad attivarsi per il riconoscimento di Ascoli quale “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco?

 

Dopo 22 mesi ci ha riferito che la pratica è stata inviata al Ministero, con tanto di elenco di immobili vincolati e planimetrie varie.Tutto rassicurante, tutto bene, quindi! E invece no!! Le modalità e i documenti presentati sono insufficienti se non, addirittura, controproducenti per un esito positivo della pratica.

 

Occorreva, invece,  una dettagliatissima relazione generale della storia della città, delle sue tradizioni, delle peculiarità e univocità del suo paesaggio, del contesto storico- architettonico e sociale della città. Niente di tutto questo! Solo un sterile elenco di immobili vincolati e qualche mappa catastale. Roba poco seria e da non essere presa nemmeno in considerazione dal Ministero.

 

Chissà cosa diranno a Roma, infatti, quando  si vedranno recapitare la striminzita pratica di Ascoli Piceno, oltre alle  centinaia di analoghe richieste. Quelle sì presentate con puntigliosa e scientifica ricerca storica e con dovizia di particolari.

 

La domanda del Comune di Ascoli, sicuramente ancora non è arrivata sul tavolo del Dott. Proietti Giuseppe. La pratica, o meglio la lettera,  infatti è stata inviata dal Comune in data 25 novembre con protocollo n. 62862. Per l’esattezza alle ore 15,10. Proprio Così!!!

 

Giusto 24 ore prima di risponderci in Consiglio Comunale. Consiglio che doveva discutere di tale fondamentale atto.

 

Ventidue mesi di ritardo e poi….le solite rassicurazioni e le solite bugie. Questo è il livello di rispetto di questo Sindaco, di fronte ai propri impegni stabiliti dal Consiglio Comunale. Come si sentiranno tutti quei consiglieri che 22 mesi fa, nella loro più profonda convinzione e passione, avevano approvato quella delibera??? E che dirà adesso la città??

 

Proprio una figura da Pierino, a cui va ricordato che le bugie hanno le gambe corte e che non può prendersi in giro di tutto il Consiglio Comunale e dell’intera città. Non è finita! Il Vice Presidente del Consiglio, il prof. Giuseppe Brandimarti, e il sottoscritto abbiamo più volte richiesto copia della documentazione inviata al Ministero.

 

Con molto imbarazzo da parte degli uffici, ci è stato risposto che la pratica è in mano al Sindaco e alla sua segretaria particolare e non è conservata in ufficio. Forse è a casa sua??? Ci chiediamo se bisogna  andare a casa del Sindaco per prendere visione di una pratica così importante come quella del meritato riconoscimento di Ascoli (malgrado il Sindaco) come patrimonio dell’umanità??? Senza parole e purtroppo, temo….senza fine!!!  

 

*Partito dei Comunisti Italiani