Legge regionale sulle risorse idriche
Ascoli Piceno | Il Presidente della Provincia Massimo Rossi risponde al consigliere regionale Franca Romagnoli
Il Presidente della Provincia, Massimo Rossi, ha risposto al consigliere regionale Franca Romagnoli sulla proposta di legge regionale sulle risorse idriche: " Ho esitato fortemente se rispondere o meno al consigliere regionale Franca Romagnoli in merito alla proposta di legge sulla disciplina delle risorse idriche, tanto è fuori dalla realtà la sua posizione. Se alla fine mi sono deciso a farlo è in primo luogo, per rispetto del ruolo istituzionale del consigliere Romagnoli e inoltre , perché non si ingenerassero nei sindaci e negli amministratori opinioni sbagliate, con quello che ne può conseguire.
Non sono certo un Solone e non ho mai nutrito velleità di legislatore, ancor meno di suggeritore di proposte di Legge. La Giunta Regionale ha lavorato per oltre un anno alla proposta di disciplina delle risorse idriche e la stessa era, nella sostanza, già formulata ben prima della mia elezione a Presidente della Provincia. Il merito dei contenuti della proposta deve essere pertanto, ascritto esclusivamente alla Regione. Da parte mia ho condiviso limpianto legislativo ed espresso parere favorevole in sede di Conferenza Regionale delle Autonomie e, fermo restando che la proposta può essere migliorata, ritengo irrinunciabile:
-che lacqua, quale bene comune dellumanità e base fondamentale della nostra esistenza non deve essere gestita da privati e sfruttata come fonte di profitto;
-semplificare i meccanismi di gestione e programmazione dei servizi idrici, superando organismi gestionali ( Consigli di Amministrazione ATO ), pletorici e costosi, che, al di la di qualche eccezione, stentano a decollare;
-che una quota significativa delle tariffe sia destinata alle aree montane, finalizzando tali risorse alla gestione dei corsi dacqua e del territorio, con grandi benefici sia per leconomia montana in termini di occupazione, sia per lambiente in termini di tutela e salvaguardia ( si spendono troppi soldi per riparare i danni ed i guasti del dissesto e poco per la prevenzione ! ).
La proposta di legge regionale mantiene sostanzialmente inalterati gli Ambiti Territoriali Ottimali ( ATO ) e la sovranità rimane in capo ai Comuni che continueranno ad essere struttura essenziale mediante lAssemblea dei sindaci ( Autorità dAmbito ). Alle Province è affidato il compito di attuare concretamente dal punto di vista tecnico e gestionale gli indirizzi deliberati dallAssemblea.
Ritengo quindi che occorra misurarsi sulle questioni concrete della gestione e dell assetto delle risorse idriche, anziché polemizzare evocando vecchie diatribe e dispute ( Ascoli contro Fermo; comunismo ed anticomunismo ) tematiche dalla chiara connotazione demagogica che non appassionano i cittadini e le comunità locali che invece sollecitano, giustamente, una gestione efficace e trasparente delle risorse e dei servizi."
|
09/12/2004
Altri articoli di...
Ascoli Piceno
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Politica
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji