Si sta procedendo a cura degli Uffici all’istruttoria per l’assegnazione del contributo a valere sulla Legge Regionale 10/8/98 n. 30 “Interventi a favore della famiglia per l’anno 2004”.

Il fine istitutivo della legge è quello di promuovere interventi a favore della famiglia e che assegna finanziamenti da parte della Regione, ai Comuni per far fronte a diverse situazioni di disagio che si evidenziano all’interno della famiglia stessa.

Le motivazioni addotte dagli interessati nella compilazione delle domande riguardano, nella quasi totalità dei casi, il superamento di situazioni di disagio sociale ed economico, confermando una tendenza che ha già avuto riscontro negli anni precedenti.

Il dato emerso nell’anno 2004 ci preoccupa ma purtroppo non è una sorpresa in quanto le condizioni di vita delle famiglie, che segue il trend nazionale, sono sicuramente mutate anche in considerazione della perdita progressiva di posti di lavoro.

Confidiamo per una inversione di tendenza sia sugli effetti positivi dei provvedimenti assunti dal Governo per la famiglia, inseriti nella finanziaria per l’anno 2005, sia su un impegno forte a livello locale da parte delle istituzioni, delle parti sociali, delle Organizzazioni sindacali, utilizzando strumenti che permettano di produrre progetti e iniziative tendenti al riassorbimento, in tempi medio-brevi delle maestranze che hanno perso il lavoro e che prevedano la possibilità concreta di dare risposte alle giuste esigenze dei giovani disoccupati con l’obiettivo che migliorando complessivamente il reddito da lavoro delle famiglie si possa meglio distribuire le risorse della legge 30/98 ai meno abbienti.

Da considerare, tra l’altro, che proprio per accogliere in maggior numero le richieste dei meno abbienti dal 2003 si è provveduto a modificare il reddito ISEE per far si che potessero accedere famiglie con redditi più bassi rispetto agli anni precedenti anche per salvaguardare il criterio di equità sociale nell’erogazione dei contributi in oggetto.

Va inoltre detto che il trasferimento dei fondi da parte della Regione, per l’anno 2004, è notevolmente inferiore rispetto al 2003 e anche rispetto agli anni precedenti.

In tal senso la legge 30/98 è stata sempre considerata una legge “povera” per l’entità delle risorse disponibili, contraddittoria per i criteri di ripartizione tra i comuni, criteri che tengono conto della popolazione residente, dell’estensione del territorio, dei comuni con meno di 5000 abitanti e dei comuni ricompresi nella Comunità Montana. Non prende in esame ad esempio situazioni congiunturali di comuni che per motivi strutturali, alto tasso di disoccupazione, di mancanza di strutture produttive di un certo peso, presenza importante di anziani, potrebbero avere esigenze più consistenti rispetto ad altri.

Più volte Associazioni varie, Gruppi Consiliari della Regione Marche, altre istituzioni hanno inoltrato proposte tendenti a modificare profondamente la legge 30/98 ma in effetti fondamentalmente è rimasta una legge estremamente povera.

La Giunta Comunale preso atto della riduzione dei trasferimenti della Regione Marche ha provveduto, su proposta dello scrivente, con le variazioni di bilancio del mese di novembre 2004 ad aumentare la compartecipazione con €. 30.000,00 portando pertanto la disponibilità a €. 76.150,15.

L’iniziativa è stata adottata prevedendo l’aumento delle domande di accesso, come poi si è puntualmente verificato, per cercare di garantire a tutti  quanto meno il contributo degli anni precedenti.

Una goccia d’acqua in un mare di bisogni ma un gesto significativo verso quelle famiglie che vivono nel disagio a causa di molteplici situazioni di difficoltà.