La diciannovesima giornata della serie C1,girone B, è stata la giornata all insegna della solidarietà calcistica per Moratti:una marea di pareggi e, guarda caso, sei sono finiti 1-1.La Samb quindi si adegua e fa il suo 1-1 con il Foggia.

Un incontro molliccio che ha preso un po di slancio solamente verso nel finale quando,per dirla come Rumignani, la Samb ha gettato il cuore oltre l ostacolo.Però era una Samb tutto cuore e poca testa.

Racconta una storia,forse non troppo vera,che su una lapide funeraria fu scritto: Stavo bene,per stare meglio mi trovo qui .E un po quello che è successo alla Samb.Quando è partita con giovani di belle speranze e un organico raggranellato all ultimo momento, è riuscita ad esprimere un giuoco fluido e organico e, ovviamente, anche piacevole.Adesso che siamo riusciti ad inserire nell organico dei pezzi da 90,abbiamo perso il lume della ragione:tessere le trame è divenuto complicato,l individualismo prevale sul collettivo.Una Samb diversa insomma, che per far paura al Foggia ha dovuto mostrare tutto il suo orgoglio,solo quello, nell incandescente finale di gara.

E una Samb che non mi entusiasma,anzi mi preoccupa. Ballardini al più presto dovrà far quadrare il cerchio con un Leon,senza dubbio uomo di gran classe,ma ancora un pesce fuor d acqua nell assetto tattico della Samb.Un Leon che si arrangia con belle giocate solitarie e un gran movimento,forse troppo,sul fronte di centrocampo,niente di più.

Il Foggia non ha dovuto faticare molto per prendersi un punticino.Nel primo tempo  e nel primo quarto d ora della ripresa ha tenuto palla con diligenza,ha fatto il suo gollonzo con Cellini (20°) che è penetrato nella difesa della Samb ,come una lama incandescente in un tocco di burro.Poi ha subito il pareggio su un tiro dal limite di Amodio, deviato da Filippi (73°) e quindi ha stretto i denti quando il furore atletico della Samb lo ha costretto a chiudersi nella propria area.Un Foggia scolastico in fin dei conti che ha corso l unico vero rischio al 76° quando Leon, con una delle sue giocate individuali,ha superato un paio di avversari e a messo un pallone invitante per la testa di De Lucia. Inzuccata prepotente del centravanti e palla ricacciata dalla porta da una manacciata del portiere Mammalucco.Forse la palla era entrata ma il guardialinee oggi aveva la sindrome da accelerato a vapore ed è arrivato buon ultimo all appuntamento con il fondo campo, quindi non ha visto un tubo, men che meno se la palla aveva varcato la linea di porta. Se poi la moviola ci darà ragione non ce ne po fregà de meno ,tanto sempre 1-1 resterà.

Pensierino ottimistico finale.In una giornata di stallo generale per il grosso del gruppo pretendente ai play off, dove solo il miracoloso Teramo,con fortuna, è riuscito a schizzare in alto ci possiamo consolare di stare ancora lì a galleggiare nei pressi  del 5° posto ,nella speranza che Ballardini riesca a riprogrammare il gioco dei rossoblu. E Rimini sarà la cartina di tornasole.