"L'autodromo è compatibile con la tutela ambientale"
Ascoli Piceno | La conferma arriva dalla Confcommercio.
Giorgio Fiori impegnato con il kart su un circuito cittadino.
Sono più che comprensibili le preoccupazioni degli ambientalisti di Spinetoli per le conseguenze ambientali che a loro dire lautodromo comporterebbe per le zone limitrofe al circuito, ma è eccessivo circostanziarne le ipotizzate negatività con congetture precostituite e senza avere presumibilmente visionato come nel progetto di fattibilità siano state già affrontate e risolte le stesse problematiche Il commento è di Giorgio Fiori, direttore della Confcommercio Provinciale che, unitamente allAci, alla Cisl a Vivi Ascoli viva ed alle associazioni motoristiche locali, si è apertamente schierata in favore del progetto autodromo in località Cartofaro di Campolungo.
Per ben 12 anni aggiunge Giorgio Fiori - ho gareggiato con i kart e conosco pertanto molto bene anche il kartodromo di Stella di Monsampolo e le vicissitudini che lo hanno interessato per il disturbo creato alle abitazioni limitrofe, quanto meno negli anni di maggiore attività, a causa per lo più di non adeguate strutture di insonorizzazione, che del resto avrebbero richiesto un investimento non indifferente rispetto alla redditività dellimpianto. Ma il paragone kartodromo ed autodromo non è assolutamente sostenibile. Nel progetto di questultimo infatti, che comporta un investimento di 25 milioni di euro, sono state già affrontate anche le problematiche dellimpatto ambientale derivanti dal rumore, dalle esalazioni gassose e dallinquinamento da folla. Premesso che il circuito è previsto in zona alta collinare, ed è già un vantaggio) nei pressi di una discarica, a differenza del kartodromo realizzato in zona bassa, sottostrada, per il contenimento del rumore sono previste barriere fonoassorbenti sia di tipo artificiale che naturale, composte questultime dalla piantificazione intorno al tutto il circuito di alberi ad alto fusto con ramificazione stretta, tali da formare una vera e propria barriera verde.
Labbondante vegetazione farà anche da filtro alle esalazioni gassose, mentre linquinamento da folla sarà alquanto limitato poiché oltre ad una nuova viabilità che interesserà tutto il comprensorio, si avrà solo in pochissime occasioni dellanno. Lautodromo infatti non è stato pensato solo come circuito per gare nazionali ed internazionali di auto, moto e kart, ma piuttosto come una struttura polifunzionale in grado di lavorare tutto lanno e quindi di garantire occupazione.
Lubicazione strategica nel Centro Italia infatti, oltre a renderla di particolare interesse per gli utenti privati, sarà molto sfruttata, per altri usi quali i test delle ditte industriali ed artigianali con produzione attinenti ai settori motoristici, per i corsi di guida sicura, per le prove pratiche degli esami per il patentino di guida dei ciclomotori, per i grandi concerti e per tutte quelle manifestazioni che necessitano di ampi spazi recintati. Un impianto dunque allavanguardia e di enorme interesse economico, senza poi tralasciare la peculiarità che allinterno del circuito potrà posizionarsi anche un campo da golf che ormai è una necessità anche per Ascoli
Si ha limpressione continua Fiori che anche sul progetto autodromo, piuttosto che un dibattito sereno, pur in presenza di opinioni discordanti, si sia sviluppato il solito acceso dibattito politico e di interessi di parte poiché ad esempio se è vero come stigmatizzano gli ambientalisti, che il segretario CGIL Emidio Celani, considera lautodromo un progetto inutile sotto laspetto occupazionale è altrettanto vero che, al contrario, il collega segretario generale CISL, Antonio Angelini, ritiene che lautodromo rappresenti un forte
Per ben 12 anni aggiunge Giorgio Fiori - ho gareggiato con i kart e conosco pertanto molto bene anche il kartodromo di Stella di Monsampolo e le vicissitudini che lo hanno interessato per il disturbo creato alle abitazioni limitrofe, quanto meno negli anni di maggiore attività, a causa per lo più di non adeguate strutture di insonorizzazione, che del resto avrebbero richiesto un investimento non indifferente rispetto alla redditività dellimpianto. Ma il paragone kartodromo ed autodromo non è assolutamente sostenibile. Nel progetto di questultimo infatti, che comporta un investimento di 25 milioni di euro, sono state già affrontate anche le problematiche dellimpatto ambientale derivanti dal rumore, dalle esalazioni gassose e dallinquinamento da folla. Premesso che il circuito è previsto in zona alta collinare, ed è già un vantaggio) nei pressi di una discarica, a differenza del kartodromo realizzato in zona bassa, sottostrada, per il contenimento del rumore sono previste barriere fonoassorbenti sia di tipo artificiale che naturale, composte questultime dalla piantificazione intorno al tutto il circuito di alberi ad alto fusto con ramificazione stretta, tali da formare una vera e propria barriera verde.
Labbondante vegetazione farà anche da filtro alle esalazioni gassose, mentre linquinamento da folla sarà alquanto limitato poiché oltre ad una nuova viabilità che interesserà tutto il comprensorio, si avrà solo in pochissime occasioni dellanno. Lautodromo infatti non è stato pensato solo come circuito per gare nazionali ed internazionali di auto, moto e kart, ma piuttosto come una struttura polifunzionale in grado di lavorare tutto lanno e quindi di garantire occupazione.
Lubicazione strategica nel Centro Italia infatti, oltre a renderla di particolare interesse per gli utenti privati, sarà molto sfruttata, per altri usi quali i test delle ditte industriali ed artigianali con produzione attinenti ai settori motoristici, per i corsi di guida sicura, per le prove pratiche degli esami per il patentino di guida dei ciclomotori, per i grandi concerti e per tutte quelle manifestazioni che necessitano di ampi spazi recintati. Un impianto dunque allavanguardia e di enorme interesse economico, senza poi tralasciare la peculiarità che allinterno del circuito potrà posizionarsi anche un campo da golf che ormai è una necessità anche per Ascoli
Si ha limpressione continua Fiori che anche sul progetto autodromo, piuttosto che un dibattito sereno, pur in presenza di opinioni discordanti, si sia sviluppato il solito acceso dibattito politico e di interessi di parte poiché ad esempio se è vero come stigmatizzano gli ambientalisti, che il segretario CGIL Emidio Celani, considera lautodromo un progetto inutile sotto laspetto occupazionale è altrettanto vero che, al contrario, il collega segretario generale CISL, Antonio Angelini, ritiene che lautodromo rappresenti un forte
volano occupazionale ed un importante stimolo verso lo sviluppo di qualità, a tutto vantaggio del territorio. E ora di fare chiarezza conclude Fiori a 360 gradi, superando i personalismi e pensando piuttosto più obiettivamente a delle progettualità diverse e concrete per lo sviluppo economico ed occupazionale della città di Ascoli e del suo comprensorio poiché è evidente che questo stesso sviluppo da tutti auspicato, non lo si raggiunge solo con la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ne tanto meno con i centri commerciali che, nonostante la crisi generale dei consumi ed il limitato bacino dutenza, continuano dalle nostre parti a sorgere come funghi, pur senza futuro.
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19/01/2005
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