Al punto 16 dell'ordine del giorno del Consiglio Provinciale di giovedì prossimo appare una proposta di delibera per l'iscrizione della Provincia all' "Associazione Rete del Nuovo Municipio".

E' necessario che  cittadini Piceni sappiano che si tratta di una associazione NO GLOBAL che in questo modo verrebbe a percepire 4.000 € all'anno presi dalle loro tasche solo per l'iscrizione, senza contare quello che poi avverrà in termini di costi per consulenze,  ricerche e altre giustificazioni nell’intento palese di contrastare la politica generale del Governo e portare il Paese nella confusione dei ruoli istituzionali per trarne vantaggi elettorali  auspicando l'instaurazione di un nuovo comunismo dal volto buonista e pacifista, ma dai metodi e dalle aspirazioni profondamente illiberali e pericolosamente antidemocratiche. Non credo che i cittadini Piceni che hanno votato Rossi si aspettavano questo.

La Provincia ha bisogno di atti concreti in merito ad un ritardo infrastrutturale e di sviluppo che va recuperato in fretta e non mi sembra che fino ad ora questa maggioranza guidata da un comunista doc sia riuscita a fare qualcosa di diverso dalla demagogia e dalla lotta interna per il controllo del potere. Le uniche attenzioni per le problematiche del territorio, in questi primi mesi sono stati sollevati dai consiglieri di minoranza.

Quello che soprattutto meraviglia è l'atteggiamento di sudditanza che la sinistra più moderata sta dimostrando nei confronti dell'impero Rossi. Dove sono finiti i principi di democrazia e libertà che animavano la vecchia DC? Non è accettabile che il relatore di un provvedimento NO GLOBAL sia l'assessore Ubaldo Maroni; ormai l'egemonia comunista nell'ambito del centro sinistra (vedi Vendola in Puglia) ha determinato la totale perdita di ogni rapporto e sensibilità verso l'area moderata e responsabile dell'elettorato.