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Ricerca e sviluppo del territorio hanno un nome: Asteria

Monteprandone | Tracciato il bilancio 2004 dell’Agenzia per lo sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata. Dalla Provincia, Rossi:”Strumento fondamentale che verrà raffinato per lo sviluppo” dalla Regione, Agostini:”Asteria ha raccolto le esigenze del territorio”.

di Adamo Campanelli

Massimo Rossi al centro, alla sua destra il Presidente Asteria Bartolomei

”Asteria è uno strumento fondamentale, che verrà raffinato per lo sviluppo di questo territorio”, sono le parole di Massimo Rossi, Presidente della provincia di Ascoli Piceno, presente all’incontro organizzato dall’Agenzia per lo sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata (Asteria) nel quale è stato presentato il Piano di intervento strategico previsto per il 2005 con le nuove linee di indirizzo dell’Istituto di Ricerca al servizio del territorio, oltre al bilancio 2004.

”Da quando mi sono insediato- continua Rossi- gli sono state conferite molte iniziative tra cui il progetto PICUS (Piano di sviluppo della media e bassa valle del Tronto) che hanno effetti positivi su tutto il territorio”.
 
Non a caso la mission aziendale si basa sulla promozione e diffusione della ricerca scientifica ed applicata e dell’innovazione tecnologica per favorire la crescita del sistema produttivo locale. Con la finalità di valorizzare le produzioni primarie Asteria studia le caratteristiche nutrizionali e le peculiarità che legano i prodotti agroittoalimentari al territorio, verificandone la genuinità e salubrità e garantendo che l’attività produttiva venga svolta nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore.

Le aree di intervento abbracciano diversi settori: dalla progettazione, al marketing strategico ed operativo, dal laboratorio per le analisi chimiche, microbiologiche e biomolecolari ai servizi e le tecnologie complementari.

“Abbiamo riorganizzato la struttura con una assegnazione dei ruoli in base alle caratteristiche personali - ha detto il direttore di Asteria Luca Tarquini – attraverso un’analisi attenta delle varie professionalità. Il nostro intervento non si è limitato all’ottimizzazione delle risorse umane, ma abbiamo fondato la nostra gestione anche con l’acquisizione di nuovi beni sia materiali come strumenti di laboratorio sia immateriali come corsi di formazione e software specifici”.

Apprezzamenti per Astreria anche dalla Regione, infatti Luciano Agostini Assessore Regionale al Bilancio e Agricoltura ha evidenziato come un punto cardine per tutto il territorio sia la ricerca, e l’attenzione che la classe dirigente deve avere in questa:”Il settore agroindustriale, è importante, che va al di la del contesto economico generale. La scienza deve dirci di più su molti settori, come l’OGM, e dobbiamo per questo alzare il livello di conoscenza e ricerca”
 
“Asteria ha saputo raccogliere le esigenze della Regione Marche, e nel poco che si è potuto fare, importanti sono stati i risultati”
 
“Attraverso le università abbiamo costruito rapporti intensi, finanziato progetti e siamo andati oltre alla disponibilità nazionale, che purtroppo non crede in questo.”
 
“Le sinergie più importanti si sono avute proprio tra Università e centri di ricerca e su questa strada bisogna insistere con una attenzione da parte della Regione”- conclude Agostini.
 
L’agenzia ha infatti instaurato una partnership con l’Università degli Studi di Camerino, di Macerata, con l’Università Politecnica delle Marche e l’Istituto per le tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche rappresentando il valido intercessore tra il mondo accademico, i produttori di conoscenze e tecnologie e il tessuto produttivo locale.

L’importante funzione svolta da Asteria per lo sviluppo del territorio tiene conto anche dei positivi riflessi che la sua attività genera sul territorio. “Un istituto di ricerca – ha detto il presidente di Asteria Dante Bartolomei – deve pianificare e attuare il proprio sviluppo in armonia con l’ambiente socio-economico-culturale e naturale che la circonda”.

“In tale contesto Asteria rappresenta un esempio di eccellenza nelle Marche – ha aggiunto Bartolomei – diventando il principale punto di riferimento per l’attuazione delle politiche orientate ai marchi e alla certificazioni socio ambientali e proprio dal 2005 avvieremo un programma per potenziare le partnership con le istituzioni pubbliche e private per il conseguimento sinergico di obiettivi comuni e strategicamente efficaci”.

”E’ forte la responsabilità che pesa sulla nostra attività- conclude Bartolomei- ma la nostra società ha come ruolo quello di essere a servizio del territorio agroittoalimentare, in una Provincia, Regione dove questa attività è prima in Italia”.

L’ente nel corso del 2004 ha sviluppato un fatturato di circa 1.000.000 di euro con un ammontare dei costi sostenuti di circa 800.000 euro. Per il 2005 gli obiettivi che caratterizzeranno l’attività di Asteria evidenziano: una crescita del fatturato che dovrebbe superare la soglia di 1.600.000 euro, investimenti complessivi per 240 mila euro circa ed un utile di esercizio di 36 mila euro circa.

In conclusione Tarquini, forte dell’ottimo servizio offerto da Asteria sottolinea tra le linee strategiche del 2005:”La nostra agenzia deve cogliere le opportunità necessarie per garantire la presenza e lo sviluppo dell’unico Istituto di Ricerca pubblico-privato del Comparto Agroittoalimentare ed Ambientale in tutta la Regione.”

19/01/2005





        
  



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Luciano Agostini in un momento dell'incontro
I laboratori Asteria

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