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Valnerina: La provincia costruira’ il nuovo ponte a fianco del vecchio

| MACERATA - In località Appennino di Pieve Torina

immagini dell’attuale viadotto.

La Provincia di Macerata realizzerà un nuovo viadotto lungo la “Valnerina” al fianco di quello esistente in località Appennino di Pieve Torina, prima chiuso per un dissesto strutturale e oggi transitabile a senso unico alternato dopo un “intervento-tampone”.

La decisione è stata presa dal presidente Giulio Silenzi e dalla Giunta provinciale per andare incontro alle esigenze del territorio montano: in questo modo, infatti, la strada – passata in gestione dall’Anas alla Provincia nel 2001 – resterà percorribile lungo l’attuale tracciato per tutto il tempo occorrente alla necessaria sostituzione del ponte. “Ciò eviterà – spiega Dario Conti, assessore provinciale ai Lavori pubblici – la deviazione del traffico su un percorso alternativo durante l’esecuzione dei lavori. I mezzi potranno continuare ad attraversare l’attuale ponte in entrambi i sensi di marcia e, contemporaneamente, sarà costruita la nuova infrastruttura viaria, a brevissima distanza, secondo i più moderni criteri antisismici.

Poi, una volta conclusa l’opera, il transito dei veicoli sarà definitivamente dirottato lungo il nuovo ponte, mentre il vecchio manufatto – a quel punto non più indispensabile – potrà essere demolito o diversamente utilizzato”.

La soluzione individuata è stata preliminarmente sottoposta al giudizio dei sindaci dei Comuni interessati, nonché dei rappresentanti del Parco e della Comunità montana, riuniti nella sede della Provincia, a Macerata. “La scelta di non chiudere la ‘Valnerina’ ha trovato consensi pressoché unanimi – aggiunge l’assessore provinciale Conti – poiché, visti i tempi di realizzazione del nuovo ponte (un anno o forse più), il danno economico per il territorio interno altrimenti sarebbe notevole, sia in estate, sia durante la stagione sciistica. Per non parlare poi dei disagi che provocherebbe alla circolazione veicolare l’obbligo di percorrere un tracciato alternativo più lungo e accidentato”.

La Provincia, pertanto, valutando le necessità della montagna e le diverse soluzioni tecniche prospettate dagli esperti, ha deciso di costruire il secondo viadotto, la cui lunghezza sarà di poco superiore a quella dell’attuale infrastruttura (realizzata – come noto – dall’Anas negli anni ’70).

Costo complessivo dell’operazione: 3 milioni e 400 mila euro circa, individuati fra i fondi destinati alla viabilità. Sposando tale ipotesi progettuale, a garanzia della transitabilità di questa importante arteria stradale, la Giunta provinciale si accollerà una maggiore spesa – rispetto a quanto preventivato per la soluzione dell’interruzione – pari a circa un milione e 200 mila euro. Ma il “sacrificio finanziario” è stato ritenuto necessario per non privare quella zona dell’entroterra maceratese di una via di collegamento che risulta vitale sia dal punto di vista economico, sia sotto l’aspetto sociale (scuole, servizi sanitari, servizi pubblici eccetera).

20/01/2005





        
  



3+5=
immagini dell’attuale viadotto.
riunione in Provincia con i rappresentanti degli Enti del territorio

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