Quale modello di sviluppo per l’ospitalità turistica? A questa e a altre domande si è cercato di ripondere ieri pomeriggio alla Sala Congressi di Villa Picena a Colli del Tronto.

 

All’incontro c’erano tutti (o quasi) i protagonisti, sul territorio, del sistema turistico marchigiano.
Dal Presdiente Pietro Colonnella, a Andrea Infriccioli, Ass. Turismo Acquaviva Picena, Raniero Isopi, Presidente consorzio Parco Piceno, Nino Capriotti,  a diversi sindaci, imprenditori, rappresentanti di associazioni.  

 

Organizzato dall’Assindustria e Camera di Commercio di Ascoli Piceno, l’evento ha nel vero senso della parola sviscerato il turismo in tutte le sue forme.

L’On. Mario Valducci, responsabile nazionale del partito per gli enti locali, oltreché sottosegretario alle attività produttive ha aperto i lavori indirizzando il discorso su una politica più attenta alle necessità del territorio.

 

Renzo Maria De Santis, Presidente Assindustria Ascoli Piceno ha sottolineato la necessità con cui il sistema turistico debba essere cambiato:”Se non lo fanno le istituzioni lo faremo noi, il nostro progetto potrebbe dare un forte contributo all’economia e da industriali non possiamo rimanere con le mani in mano a guardare il tracollo”.

 

Apprezzamenti da parte di Enio Gibellieri, Presidente Camera di Commercio Ascoli Piceno sono andati a Marco Calvaresi, definito “Giovane Presidente animato di entusiasmo”.

 

“Cercare di mettere insieme le istituzioni, il mondo politico è imperativo – afferma Gibellieri – anche se in questo momento è il territorio ad essere più debole, siamo sicuri che non rimarrà tale. Non siamo rassegnati, siamo tutti vivi!”

 

“Il turismo tra promozione ed internazionalizzazione” è stato il tema affrontato da Gianluca Gregori, Vice Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche.

 

Analisi ed indicazioni metodologiche hanno permesso di avere una visione globale del turismo e si è visto come sia importante l’integrazione tra pubblico e privato per una promozione non solo nei confronti del turista ma anche degli operatori, residenti, e istituzioni.

 

Il discorso dell’eterogeneità ha fatto emergere come il turismo tradizionale sia ormai obsoleto, in quanto esistono tipologie di turismo differenti.

 

Inoltre la promozione non sempre adeguata, più delle volte ha un approccio auto-referenziale che non affronta argomenti relativi alle caratteristiche, esigenze, del pubblico.

 

“Si parte dall’offerta senza analizzare la domanda e anche se il mercato della Cina e della Russia sembra sia la soluzione, è importante dare risposte diverse per tipologie diverse”-conclude Gregori.

 

Quali quindi i futuri scenari del Turismo? “Innovazione, ricerca e formazione sono le chiavi fondamentali per la crescita economica  e sociale di un paese” è ciò che afferma Domenico Lupo, Presidente UNAI Confindustria.

 

E continua-“Ospitalità, turismo, integrazione sono termini che fin dai primi anni di scuola dovrebbero essere imparati alle nuove generazioni, affinché le tecniche dell’accoglienza siano affinate nel tempo. Il primo contatto è vitale, il visitatore si deve sentire immediatamente  a suo agio, quasi tra amici”.

 

L’imprenditore non può camminare da solo, ha bisogno di strategie, dati statistici, affinché possa pianificare un ottimo servizio.

Quali le richieste di turismo? Stefano Stanzani, Responsabile Nomisma SpA, Docente di Statistica Università di Bologna, dati alla mano ha letto i “desideri” dei turisti in questi ultimi anni evidenziando come siano in aumento l’utilizzo di strutture di un certo standard qualitativo (4,5, stelle lusso) rispetto a quelle medie (3 stelle) e basse (2,1 stella) come sia importante il discorso di una destagionalizzazione che attragga il turista oltre i mesi centrali dell’anno (giugno,luglio, agosto, settembre)  e anche le preferenze delle mete, con un 46,2% al mare, 18,8% montagna, 12,6% giro turistico.

 

Una lettura dei dati che mette in evidenza come sia diversificata ed in evoluzione la domanda.

Ma le istituzioni cosa propongono al territorio?

L’assessore al turismo regionale Lidio Rocchi ha parlato di strategie che a livello nazionale ci sono ma nell’impossibilità di avere finanziamenti promessi, rimangono inattuate.

 

“Non siamo più in grado come enti pubblici di far agire in modo tranquillo gli imprenditori,- afferma Rocchi- che se non capiscono cosa succede sui mercati si troverà nell’impossibilità di creare un nuovo turismo.”

 

“Un mea culpa riguarda la costa, troppa promozione mirata, tralasciando i segmenti interni del territorio che solo ora stiamo recuperando. I contributi  a pioggia per il turismo non servono più. Dobbiamo raggiungere risultati tutti insieme, tra pubblico e privato sennò parleremo sempre di turismo senza ottenere i risultati”.

 

Dalla Regione si arriva alla realtà locale con l’assesore al Turismo Provincia di Ascoli Piceno Avelio Marini:”Non si può parlare più di turismo ma di turismi, puntare quindi alla qualità, innovazione e formazione, attraverso punti di incontro con le associazioni per qualificare attraverso corsi il turismo e l’ospitalità”.