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Cinì incanta leggendo Pasolini al Teatro dell'Arancio

Grottammare | Incantevole monologo con brani tratti da Pierpaolo Pasolini per il terzo appuntamento della rassegna "Teatro della parola"

di Andrea Castelli

Quella del “teatro della parola” è sicuramente la rassegna più originale e stimolante dell’intero panorama culturale locale.

E dopo il sempreverde Foa che ha interpretato il monologo di Baricco, “Novecento”, e la riuscitissima riapertura del Teatro dell’Arancio di Grottammare che ha visto per l’occasione Eugenio Allegri cimentarsi con i poeti sudamericani, nello spettacolo “Viaggio sentimentale”, la conferma è arrivata stavolta per mezzo di Piergiorgio Cinì.

Il formidabile attore, accompagnato da Pierpaolo Marini ( che ha anche musicato lo spettacolo) alla tastiera, ha interpretato un monologo dedicato a Pierpaolo Pasolini.

“Un affetto più grande di qualsiasi amore”, questo il titolo di quello che voleva essere un omaggio all’ “ultimo vero intellettuale”italiano.

Un omaggio dunque ad una delle figure più affascinanti e forse misteriose dell’intera stria culturale italiana, ad un uomo che è riuscito a realizzare progetti differenti con la stessa passione e maestria, e che è stato giustamente definito prima dell’inizio dello spettacolo “…un poeta senza essere poeta, uno scrittore senza esser scrittore e un regista senza essere regista…”.

E a svolgere il compito doveroso, ma non semplice, di rendergli omaggio, è riuscito con l’esperienza e l’intensità per le quali ormai è una certezza e una “celebrità”, il bravissimo Cinì.

Che recitando brani di grandi intensità ha distribuito emozioni alla platea (naturalmente si è registrato il tuto esaurito anche in questa occasione), riuscendo a far emozionare, commuovere e perché no, anche sorridere.

Sicuramente una eccellente interpretazione di brani molto impegnati, ma anche altri più leggeri e intensi, per quanto si possa definire “leggero” qualcosa della produzione di Pasolini.

Si è iniziato con il “prologo da Affabulazione”, per proseguire con “Italia” e “Alla mia nazione”, fino a “Ballata alle madri”, “La televisione”, “Il calcio”, “A un papa”, per concludere e finalmente ricevere la meritata ovazione, con “Le belle bandiere”.

Uno spettacolo dunque particolare ma riuscitissimo, che svoltosi all’interno del suggestivo Teatro dell’Arancio, riusciva ad essere ancora più evocativo.

Tutti soddisfatti, dal pubblico all’assessore alla cultura di Grottammare, Enrico Piergallini, il cui prodigo impegno per l’ottima riuscita di questi eventi si è rivelato e continua a rivelarsi portatore di eccellenti frutti.

Ora non resta che attendere il prossimo evento che sarà ”Nudi di donna. Autoritratti femminili del Novecento”, sabato 19 febbraio ancora al Teatro dell’Arancio a Grottammare.

23/01/2005





        
  



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