Servizio civile, una scelta giusta
| ANCONA - Indagine sui 1.103 giovani (95% donne) che hanno scelto questa forma di volontariato tra il 2003 e il 2004. La proposta di legge potrebbe essere licenziata domani dalla V Commissione.
Ad un giorno dallesame, da parte della V commissione consiliare, del disegno di legge regionale sul Servizio Civile volontario, è stata presentata oggi in Regione, uninteressante ricerca sui 1.103 giovani marchigiani che nel 2004 hanno scelto questa forma di volontariato.
E stata anche loccasione per lassessore alle politiche sociali, Marcello Secchiaroli, di fare il punto sulle misure adottate dalla Regione in favore di questo settore e sulle finalità della proposta di legge che ci si augura posa essere approvata dal Consiglio regionale per la fine della legislatura.
Secchiaroli ha spiegato che occorre valorizzare questo patrimonio umano e di valori nellambito delle politiche rivolte ai giovani. Che siano ha affermato- politiche capaci di far sentire ragazzi e ragazze parte attiva della collettività.
La Regione Marche ha ricordato lassessore - ha avviato alcune iniziative istituzionali, tra le quali la promozione del Progetto Servizio Civile Regione Marche e giungere alla stesura di un Piano regionale del Servizio Civile e, soprattutto, una legge regionale che dia dignità di sistema a questo settore.
Saremo la seconda Regione , dopo lEmilia Romagna, a legiferare in questa materia ha aggiunto Secchiaroli- ma abbiamo adeguato la legge alle motivazioni della sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha ritenuto incostituzionale la legge dellEmilia Romagna.
La nostra proposta , pur restringendo il campo di azione del servizio civile che non riteniamo una misura alternativa alloccupazione giovanile, allarga le opportunità di scegliere il servizio civile anche da parte degli immigrati nelle Marche, come strumento ulteriore di integrazione sociale e di partecipazione. Ulteriore novità della legge, rispetto a quella emiliana, è che la Regione Marche ha stanziato fondi propri per lattuazione dei progetti : circa 500 mila euro.
Per quanto riguarda lindagine illustrata da Claudio Bocchini, responsabile del Centro documentazione Infanzia e Adolescenza a cui farà capo lUfficio regionale Servizio Civile è stata condotta dallo stesso Centro ( ricercatrici Cristina Corradetti e Paola Frammartino) su un campione di 627 ragazzi, fra i 18 e i 26 anni, che hanno compilato un questionario molto articolato.
Lo scopo era monitorare il fenomeno e avere una base dati per conoscere la situazione del servizio civile volontario nelle Marche e come è stata vissuta l esperienza. Da sottolineare in primo luogo che nei due anni in esame ( 2003 e 2004) il servizio civile è stato prevalentemente femminile (95%), dato prevedibile poiché fino ad ora il Servizio civile era accessibile solo ai riformati e alle ragazze.
Il 60% del campione segue ancora gli studi, il 33% in cerca di un'occupazione e si sono attivati prevalentemente nei settori assistenza (40%), promozione sociale (20%) e educazione (15%), cura e riabilitazione (6%), riabilitazione sociale (6%), prevenzione (3%), protezione civile (4%), salvaguardia e fruizione del patrimonio ambientale (5%).
Il tutto per 433,80 euro al mese.
La maggior parte del campione possiede un diploma di scuola media superiore (75%) o un diploma di laurea (20%). Limpegno è stato in media di 25 ore (per il 66%) lungo 5 giorni a settimana. Solo il 33%, avendo un carico di ore mediamente inferiore, ha potuto continuare a frequentare regolarmente l'università.
Si ricorda che la Regione Marche è stata lunica a stipulare un accordo con le Università per riconoscere il servizio civile come crediti formativi utili nel percorso accademico.
L'esperienza sul piano umano ha chiesto molto, ma per il 76% dei giovani "è stato giusto così" e sicuramente un'esperienza da consigliare a un amico (per l'89%).
Unaltra domanda è stata: "pensate di assumervi impegni nell'ambito del volontariato?", l'84% ha risposto sì, tra cui un 19% che lo farà fin da subito, anche se prima non lo faceva.
E stata anche loccasione per lassessore alle politiche sociali, Marcello Secchiaroli, di fare il punto sulle misure adottate dalla Regione in favore di questo settore e sulle finalità della proposta di legge che ci si augura posa essere approvata dal Consiglio regionale per la fine della legislatura.
Secchiaroli ha spiegato che occorre valorizzare questo patrimonio umano e di valori nellambito delle politiche rivolte ai giovani. Che siano ha affermato- politiche capaci di far sentire ragazzi e ragazze parte attiva della collettività.
La Regione Marche ha ricordato lassessore - ha avviato alcune iniziative istituzionali, tra le quali la promozione del Progetto Servizio Civile Regione Marche e giungere alla stesura di un Piano regionale del Servizio Civile e, soprattutto, una legge regionale che dia dignità di sistema a questo settore.
Saremo la seconda Regione , dopo lEmilia Romagna, a legiferare in questa materia ha aggiunto Secchiaroli- ma abbiamo adeguato la legge alle motivazioni della sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha ritenuto incostituzionale la legge dellEmilia Romagna.
La nostra proposta , pur restringendo il campo di azione del servizio civile che non riteniamo una misura alternativa alloccupazione giovanile, allarga le opportunità di scegliere il servizio civile anche da parte degli immigrati nelle Marche, come strumento ulteriore di integrazione sociale e di partecipazione. Ulteriore novità della legge, rispetto a quella emiliana, è che la Regione Marche ha stanziato fondi propri per lattuazione dei progetti : circa 500 mila euro.
Per quanto riguarda lindagine illustrata da Claudio Bocchini, responsabile del Centro documentazione Infanzia e Adolescenza a cui farà capo lUfficio regionale Servizio Civile è stata condotta dallo stesso Centro ( ricercatrici Cristina Corradetti e Paola Frammartino) su un campione di 627 ragazzi, fra i 18 e i 26 anni, che hanno compilato un questionario molto articolato.
Lo scopo era monitorare il fenomeno e avere una base dati per conoscere la situazione del servizio civile volontario nelle Marche e come è stata vissuta l esperienza. Da sottolineare in primo luogo che nei due anni in esame ( 2003 e 2004) il servizio civile è stato prevalentemente femminile (95%), dato prevedibile poiché fino ad ora il Servizio civile era accessibile solo ai riformati e alle ragazze.
Il 60% del campione segue ancora gli studi, il 33% in cerca di un'occupazione e si sono attivati prevalentemente nei settori assistenza (40%), promozione sociale (20%) e educazione (15%), cura e riabilitazione (6%), riabilitazione sociale (6%), prevenzione (3%), protezione civile (4%), salvaguardia e fruizione del patrimonio ambientale (5%).
Il tutto per 433,80 euro al mese.
La maggior parte del campione possiede un diploma di scuola media superiore (75%) o un diploma di laurea (20%). Limpegno è stato in media di 25 ore (per il 66%) lungo 5 giorni a settimana. Solo il 33%, avendo un carico di ore mediamente inferiore, ha potuto continuare a frequentare regolarmente l'università.
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26/01/2005
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