Il Sincobas provinciale di Ascoli attiverà entro breve un “Punto d’Ascolto” per i casi di mobbing sul territorio,  e nel frattempo chiede con urgenza che venga introdotta almeno una legge regionale che regolamenti la materia. I casi di mobbing (pressioni, vessazioni, velate ed esplicite minacce, discriminazioni, ostacoli ed altro, sempre sul posto di lavoro) sono in vertiginoso e drammatico aumento nel comprensorio piceno, un po’ in tutti i settori delle attività pubbliche e private. Negli ultimi due mesi, solo nell’ascolano il sindacato di base ne ha registrati almeno altri dieci, a danno di uomini ma soprattutto donne, impiegate nelle fabbriche della Vallata, nelle aziende artigiane e del commercio, nella sanità, nelle poste e nel settore della sicurezza pubblica (dipendenti del Ministero dell’Interno).

“Stiamo vivendo una situazione di progressiva e preoccupante crescita di questa fenomeno – denuncia Andrea Quaglietti, coordinatore del Sincobas di Ascoli – che è dovuta sia al deterioramento dei rapporti personali e di lavoro all’interno degli uffici pubblici o dell’industrie  attività private, che alla mancanza di normative di riferimento di qualsiasi genere, a livello nazionale e regionale. Anche l’INAIL, quando si trova a valutare un problema del genere, che diventa ancora più serio per le lavoratrici donne (un licenziamento ingiustificato di una ragazza è avvenuto proprio oggi, in città ) non ha parametri che consentano di definire il caso e ipotizzare un risarcimento. Noi già stiamo facendo tutto il possibile – continua Quaglietti - per tutelare i dipendenti di ogni comparto che devono subire mobbing da parte dei datori di lavoro, talvolta in maniera pesante e inaccettabile.

Ora però vogliamo andare avanti, ed entro breve faremo partire un Punto d’Ascolto sul problema, grazie al quale i lavoratori potranno segnalare i loro casi, e discuterne con professionisti ed esperti del settore, legali, psicologi,medici del lavoro, anche psichiatri, per cercare di trovare aiuto e sostegno, e studiare risposte adeguate.” E proprio per cercare almeno di arginare il dilagante fenomeno, pericolosissimo per la tenuta della società civile, il Sincobas ritiene che sia ormai venuto il momento, in mancanza di sensibilità in ambito governativo, che i politici e i rappresentanti delle istituzioni locali pensino a definire almeno una normativa regionale, che stabilisca delle regole minime e dei parametri che permettano di valutare e sanzionare i casi di mobbing accertati.

“Ci stiamo già muovendo in questa direzione – dice ancora Quaglietti – e ci auguriamo che nelle Marche esista quella sensibilità e quella disponibilità a discutere il problema, che ci consenta di arrivare ad una legge indispensabile e giusta, a tutela di tutto il mondo del lavoro.” Per informazioni : tel . 0736-256243 ; 349-4103507.