Oggi a Rocchetta affollato incontro convocato dal comitato contro le centrali turbogas
| ROCCHETTA - Legambiente: La commissione licenzi il piano e il consiglio lo approvi, O sarà rischio centrale selvaggia in tutta la regione. Il pear è una grande opportunità da non perdere.
La legislatura regionale è agli sgoccioli e il Piano Energetico Ambientale Regionale, un documento strategico atteso da anni, non è ancora stato approvato. Martedì 1 febbraio il Piano vivrà un passaggio determinante in III e IV Commissione Congiunte, non si può più perdere tempo.
Il Comitato contro le centrali turbogas della Valle del Potenza e Legambiente Marche, affiancati anche da diversi amministratori locali e politici, sono tornati anche oggi a chiedere con forza il licenziamento del Piano e la successiva approvazione in Consiglio regionale, entro la fine di questa legislatura.
Stamane infatti a Rocchetta di San Severino, nonostante la neve caduta copiosa un po dovunque nel maceratese, almeno una cinquantina di persone hanno affollato la sala parrocchiale della Chiesa di San Raffaele per una conferenza stampa cui erano presenti Luigino Quarchioni Presidente di Legambiente Marche, Luca Maria Cristini portavoce del Comitato, Sabrina Ricciardi Sindaco del Comune di Pollenza, Luigi Santalucia Sindaco del Comune di Treia, Antonio Pettinari segretario regionale dellUDC e Cesare Martini Assessore della Provincia di Macerata.
Bloccati dal maltempo, alcuni degli amministratori invitati, tra cui lAssessore Regionale Cataldo Modesti, l Assessore allambiente della Provincia di Macerata Carlo Migliorelli e il sindaco di Tolentino Luciano Ruffini con lAssessore comunale allAmbiente Olimpio Bernardini, non sono potuti intervenire personalmente, ciononostante hanno espresso pieno sostegno alliniziativa sposando in toto la richiesta di unimminente approvazione del PEAR.
La Commissione licenzi il piano e il consiglio lo approvi o sarà rischio centrale selvaggia in tutta la regione e non solo a Rocchetta, dove la procedura di approvazione della centrale non conosce soste. ha spiegato Luca Maria Cristini, portavoce del Comitato Ribadiamo il nostro NO deciso al megaimpianto da 370 Mw, sia per la centrale, sia per la scelta del luogo che certo ha tuttaltra vocazione legata semmai ad attività agricole, agriturismo, turismo rurale, produzioni biologiche, produzioni certificate e tradizioni storico culturali. Basta chiacchiere: si dia il via libero al Piano Energetico Ambientale Regionale, che oltre a mettere i bastoni tra le ruote alla turbogas, offre opportunità che il nostro territorio non può perdere .
Già in passato infatti, Legambiente ha espresso il proprio apprezzamento per i contenuti innovativi dellimpianto del PEAR che ha fatto propri concetti quali - risparmio energetico, -produzione di energia da fonti rinnovabili (su cui a tuttoggi la nostra regione è ancora in forte ritardo) e, qualora dovesse servire, il ricorso a piccole centrali di cogenerazione.
Lattuazione del PEAR sarà certamente un percorso lungo e difficile, ma è lunica strada percorribile e per il cui successo sarà necessaria lunità di intenti e la volontà di tutti noi, istituzioni, associazioni e cittadini. ha aggiunto il Presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni - Questo Piano energetico ha un intrinseco valore territoriale: è un piano energetico ma anche ambientale nel senso della tutela e della valorizzazione, promuove le energie rinnovabili che potranno tradursi in futuro motore economico spingendo investimenti, generando occupazione e economia diffusa sul territorio, tante sono le professionalità coinvolte, e infine perché con il ricorso alla microgenerazione diffusa si incentiva il senso di responsabilità dei cittadini al risparmio, e allautoproduzione in loco di quanto consumato.
Al termine della mattinata, tutti i partecipanti allincontro, sindaci, cittadini, Comitato e Legambiente, si sono lasciati annunciando allunanimità lintenzione di essere presenti in forze alla prossima seduta del Consiglio Regionale.
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29/01/2005
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