E' quanto rileva il rapporto annuale della "Demoskos" di Pescara, nel quale si rimarca che nelle Marche si registra una costante presenza di extracomunitari anche nelle fabbriche, in prevalenza nel settore calzaturiero, tanto che due su tre operai non sono italiani.

Gli egiziani (5.000) sono la comunita' piu' consistente, seguiti da rumeni (4.000), filippini (3.700), marocchini (3.400), cinesi ((2.900), albanesi (2.800), ecuadoregni (2.400), peruviani (2.300).
   
I dati evidenziano, inoltre, che l'immigrazione e' in costante aumento nella regione con un incremento del 14,4% medio annuo e che, rispetto al 2000, il tasso di densita' demografica registrato e' aumentato del 33%. Ne risulta che le risorse produttive (fabbriche, manifatturiero e terziario) assorbono mano d'opera pari al 46% della popolazione immigrata residente.

Attualmente il numero degli irregolari viene valutato tra 1.000 e 1.500, il 3% in meno del 2003. Rilevato che le presenze piu' numerose sono dovute agli immigrati nord-africani (33.000), lo studio sottolinea ancora che, nella regione, un terzo degli stranieri vive in provincia di Macerata (individuate 24 mila presenze), il resto in quelle di Pesaro e Urbino (18.566), di Ancona (15.622) e di Ascoli Piceno (11.500).