Il teatro di Porto San Giorgio si apre alla danza. Tre gli eventi da non perdere nell’ambito del progetto nazionale Etindanza, a cura dell’Ente teatrale italiano in collaborazione con l’Associazione marchigiana per le attività teatrali. Obiettivo dell'Eti è quello di promuovere e diffondere la cultura della danza, attraverso il sostegno a tutti quei segmenti vitali e propositivi - della formazione, della creazione, della produzione - che, nel loro complesso, compongono oggi la cartografia culturale della danza in Italia. Il primo appuntamento a Porto San Giorgio è previsto per sabato 12 febbraio alle ore 21,30 con la compagnia Teatro nuovo e lo spettacolo “Piccoli capolavori”. Attiva nella promozione della danza da più di vent’anni, la compagnia Teatro Nuovo è impegnata in una capillare circuitazione nei grandi teatri in Italia e all’estero, dove compie frequenti e applauditissime tournée.

La formazione riserva grande attenzione alla coreografia contemporanea con pagine esemplari che delineano le singole individualità artistiche e stilistiche del panorama nazionale e internazionale. Pagine di valenza e contenuto tecnico, interpretativo e spettacolare, all'insegna di un’arte capace di comunicazione, di evocazione e di far dialogare ciò che è diverso. Piccoli Capolavori unisce pezzi brevi, ma illuminanti, sulla capacità della danza di sintetizzare paure, emozioni, storie. Sabato 26 febbraio 2005 sarà la volta di Virgilio Sieni Danza e “Solo Goldberg Improvisation”, per la coreografia di Virgilio Sieni e la musica di Diego Maccagnola. Domenica 20 marzo in scena la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei e lo spettacolo “Ad Libitum (soli corpi)”, con la musica di Gustav Mahler. Spettacoli di grande qualità dunque che non mancheranno di entusiasmare gli appassionati del genere ma anche chi si avvicina alla danza per la prima volta.

Commenta soddisfatto l’assessore alla cultura, Giacomo Maroni: “La stagione di danza per Porto San Giorgio è una novità assoluta. Ci sono in città associazioni che operano in questo senso, sono certo che saranno attente a eventi di questo tipo. Tutte le compagnie sono di calibro internazionale e si inseriscono in una programmazione che economicamente ci coinvolge in maniera irrisoria. Sosteniamo soltanto il 10% delle spese di organizzazione, il resto è a carico dell’Amat e dell’Eti. Mi pare la scelta più giusta per offrire alla città spettacoli di qualità senza gravare sulle casse del Comune. Il nostro è un percorso lungo e difficile ma il tentativo è di portare la cultura al centro della vita cittadina”.