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Agende regionali: 20 milioni per lo sviluppo territoriale

| ANCONA - Positivi i risultati della prima fase che ha coinvolto le Province

fase sperimentale delle Arstel, assessori regionali al Bilancio, Luciano Agostini, e alle Politiche Comunitarie, Cataldo Modesti

L’innovazione tecnologica nella media – alta Valle Esina, in provincia di Ancona. Lo sviluppo del turismo, nel Piceno. Il potenziamento delle aree produttive, nel Maceratese. La valorizzazione urbana delle aree montane, in provincia di Pesaro e Urbino. Sono gli interventi che verranno finanziati, a livello provinciale, dalla Regione Marche attraverso le Agende strategiche per lo sviluppo territoriale locale (Arstel). Oltre venti milioni di euro – tra finanziamenti regionali, fondi europei e compartecipazione degli enti – verranno investiti nei prossimi anni, sommando gli stanziamenti già previsti (6,5 milioni di euro della Regione e 5 milioni europei) e quelli (altri 6 milioni di euro regionali) che saranno stanziati, a giorni, con un nuovo bando.

Il punto sulla prima fase sperimentale delle Arstel è stato fatto, oggi, dagli assessori regionali al Bilancio, Luciano Agostini, e alle Politiche Comunitarie, Cataldo Modesti, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il direttore del dipartimento Programmazione e Bilancio, Pietro Marcolini.

Le Arstel sono uno strumento di programmazione che coordina gli interventi in un territorio, con lo scopo di razionalizzare le risorse, per migliorare il rendimento degli investimenti pubblici. Attraverso un complesso di azioni e di progetti mirati, puntano a realizzare infrastrutture, promuovendo uno sviluppo economico e sociale all’insegna della sostenibilità. La prima fase delle Arstel ha riguardato le aree dell’Obiettivo 2 e quelle a sostegno transitorio (phasing out): in pratica le zone interne svantaggiate e ha visto il coinvolgimento esclusivo delle amministrazioni provinciali, in modo da creare una Arstel in ogni provincia. Il nuovo bando, invece, riguarderà l’intero territorio regionale e interlocutori della Regione saranno tutti i soggetti pubblici locali.

Soddisfatti dei risultati della prima fase di attuazione delle Agende si sono dichiarati gli assessori regionali. “Attraverso le Arstel – ha sottolineato Agostini – verranno finanziati importanti opere che diverranno fattori di sviluppo locale. Doppia è la soddisfazione che esprimiamo, sia perché abbiamo dato corpo alle idee previste nel Piano di sviluppo regionale, sia perché abbiamo smentito molti scettici (anche tra i nostri interlocutori tradizionali) che non credevano nella capacità innovativa di questi strumenti di programmazione”. Analoga soddisfazione è stata espressa da Modesti, che ha parlato di una “forte condivisione del territorio” ai progetti di sviluppo.

Nella provincia di Ancona le Arstel finanziano la realizzazione di una piattaforma tecnologia presso l’Interporto delle Marche; un sistema di risparmio energetico in un edificio pubblico; percorsi del gusto lungo l’Esino; il recupero strutturale del Teatro Pergolesi di Jesi.
Nel Piceno è previsto il recupero del borgo montano di Cocoscia (Acquasanta Terme); percorsi cicloturistici nella Valmenocchia; la realizzazione di un portale per il turismo.
Nel Maceratese saranno approntate infrastrutture per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti civili e industriali non pericolosi e per l’atterraggio di elicotteri.

In provincia di Pesaro e Urbino, infine, sono stati scelti progetti di sistemazione idraulico-forestale dei corsi d’acqua principali e secondari, oltre a interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti e di risparmio energetico negli istituiti scolastici secondari superiori.

10/02/2005





        
  



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fase sperimentale delle Arstel, assessori regionali al Bilancio, Luciano Agostini, e alle Politiche Comunitarie, Cataldo Modesti

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