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Il doppio paradosso delle acque di Arquata

Ascoli Piceno | "Mentre ad Ascoli il progetto di Arquata viene pericolosamente rallentato, in tutte le Marche continuano ad essere rilasciate concessioni per l’imbottigliamento. Un altro paradosso di cui il Piceno in crisi non ha certo bisogno"

di * di Avv.Guido Castelli

La vicenda della concessione per l’imbottigliamento delle acque di Arquata costituisce davvero un curioso paradosso. Si è registrato, infatti, il massimo di contrapposizione tra favorevoli e contrari nonostante il progetto sia stato elaborato in perfetta sintonia tra destra e sinistra.

Non va dimenticato infatti che l’iniziativa in questione fu varata dal CIIP quando il Presidenza dell’ente era di area DS per poi essere proseguita dal suo successore designato da AN. Allo stesso modo il contratto di programma (all’interno del quale è previsto un corposo finanziamento per l’imbottigliamento delle acque di Arquata) venne concepito dalla coalizione di sinistra alla guida del Consind sulla base di un’iniziativa fatta propria e corroborata successivamente dall’attuale maggioranza di centro-destra.

Date queste premesse, ci si potrebbe chiedere: ma perché questo progetto viene così avversato dalla Provincia che nel corso del consiglio aperto dello scorso giovedì ha chiamato a raccolta l’intero popolo dei no global per sostenere la posizione oltranzistica di Massimo Rossi ? La risposta è abbastanza chiara è va ricollegata al forte ideologismo con cui quest’ultimo ha gestito l’intera vicenda.

Il “niet”  di Rossi al progetto di Arquata è infatti meramente ideologico e affonda nelle teorie che l’ estrema sinistra ha elaborato contro lo sfruttamento capitalista dell’acqua. Ognuno ovviamente può pensarla come crede ma le idee di ciascuno, nello stato di diritto, trovano un limite supremo ed invalicabile nella legge.

E la legge dice che il procedimento per la concessione di che trattasi è ormai arrivato a compimento ed il tentativo di blocco costituito dalla sospensione disposta dalla Provincia con la “famosa” delibera del 29.12.04 è assolutamente illegittimo. Non si possono prevaricare i diritti e le procedure in nome delle ideologie.

Soprattutto quando di mezzo ci sono questioni quali il lavoro e lo sviluppo di un’area depressa come quella montana. Ȓ davvero curioso vedere una parte della sinistra schierarsi contro i lavoratori ed è significativo che proprio i gruppi provinciali del DS e della Margherita abbiano voluto “correggere il tiro” approvando un ordine del giorno che – anche se solo parzialmente – mitiga i furori ideologici di Rossi.

Ma intanto, mentre ad Ascoli il progetto di Arquata viene pericolosamente rallentato, in tutte le Marche le altre province – nessuna esclusa – continuano ad essere rilasciate concessioni per l’imbottigliamento. Un altro paradosso di cui il Piceno in crisi non ha certamente bisogno.

* Consigliere Regionale AN www.guidocastelli.com

12/02/2005





        
  



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