Nei manuali di scacchi l'incontro Samb-Cittadella verrebbe riportata così: "I rossoblu muovono,scacco in tre mosse". Proprio in tre mosse o palle gol che dir si voglia. La prima a metà della prima frazione di gara, quando Da Silva si inventa uno show, va via in mezzo a due avversari, ne infila un terzo in velocità sulla riga di fondo campo, appoggia per l'accorrente Bogliacino che sfiora il palo. Il primo tempo della Samb è tutto qui. La seconda palla gol nella ripresa al 63°.

Cross teso di Taccucci, mancano l'intervento di testa tutti i difensori, la palla giunge ad Amodio che stoppa in tutta tranquillità, tira con forza ma manca di molto lo specchio della porta. Le terza palla gol, quella dello scacco matto, arriva tre minuti dopo al 67°. Angolo battuto da Leon, Taccucci anticipa tutti e inzucca verso la porta, sulla traiettoria  si frappone Stancanelli in modo scomposto e a braccia larghe. Palla su un braccio, è rigore sacrosanto, per noi ovviamente. Il Cittadella, altrettanto ovviamente, giura sull'involontarietà. Batte Leon e palla nel sacco. Fine dell'incontro.

Cosa dire di questa gara? Poco o niente. La Samb si è presentata con uno schieramento inzeppellato di centrocampisti e con una punta molto mobile ma difficile da raggiungere con le palle alte. Insomma una squadra con mentalità sparagnina, quasi puntasse solo al pareggio, anzi toglierei il quasi. Speculare il gioco del Cittadella al quale un punto andava benissimo. Quindi una gara ingarbugliata a centrocampo. Tanto per essere chiari una brutta gara, vinta da chi ha avuto un pizzico di fortuna più dell'altra o, se vi garba di più, da chi era in credito con la Dea bendata.

E' comunque da sottolineare come il mondo del calcio stia cambiando velocemente tanto che per noi "anziani" raccapezzarcisi diviene sempre più complicato. Il fatto. Ballardini ha messo in campo con una formazione rinforzata a centrocampo e con una punta poco adatta allo sfondamento. Vuol fare il prudente? Fatti suoi. Però mi disorienta il comportamento di fine gara quando in vantaggio di una rete, prima fa entrare Martini, poi, quasi immediatamente, addirittura De Lucia, passando quindi ad un 4-4-2.

Scusate il mio pensiero un po' retrò, ma mi sarei aspettato un    4-4-2 all'inizio, poi, dopo l'eventuale vantaggio, avrei rinforzato il centrocampo per coprirmi. Invece non ho capito nulla. E' proprio vero, le stagioni non sono più quelle di una volta, figurarsi gli allenatori!

Chiusura finale. Ragazzi, il mio ottimismo comincia a divenire un pò stenterello. Con la doppia vittoria di Pesaro e di oggi mi sono tirato un po' su, però comincio a far fatica a reggere questa mia voglia di play off. Tra Mastellarini, Ballardini e ora anche gli atleti rossoblu che insistono nell'obbiettivo salvezza e in più con una Samb che in casa, contro una squadra modesta come il Cittadella, mi gioca abbottonata affidandosi ai contropiede, ebbene, come direbbe un tifoso di via Leberinto di altri tempi: "Non se ne possono porbio più con questo minimalismo".