Dopo cinque anni Allan Holdsworth è tornato finalmente a calcare l’oramai prestigioso palco del Bitches Brew.

E lo ha fatto ieri per una delle date italiane del suo tour europeo, che lo vedrà suonare in concomitanza con l’uscita del suo nuovo cd, “Against the clock” una raccolta contenente tutti i successi frutto di più di 20 anni di musica e collaborazioni con i più grandi del campo jazz e fusion, album che esce dopo il live  “Then” del 2003, mentre l’ultimo album di inediti, “All night Wrong”, risale al 2002.

Famoso per la spasmodica virtuosità, per la continua ricerca ed esplorazione delle nuove possibilità tecnologiche, nel campo degli effetti e del digitale, per i suoi esperimenti nell’universo sonoro, senza però mai perdere  una coerenza stilistica e di fraseggio di base che lo rende riconoscibile e unico nel genere.

Durante la serata di ieri ha dimostrato, anzi, ha confermato ampiamente la sua capacità di fondere il linguaggio della chitarra ai celebri passaggi e sonorità di maestri del jazz quali Coltrane e Davis.

Infatti il numerosissimo pubblico, degno delle grandi occasioni, ha applaudito estasiato i numerosi brani dove ha espresso tutta la sua creatività, abilità nello strumento, e soprattutto la sua eccezionale capacità di inventare fraseggi che ad un orecchio attento risultano quasi impossibili da definire e in ogni caso congegnati genialmente.

Apprezzati anche gli elementi della band che lo accompagnano in questo suo tour, ovvero il sempre preciso e diligente Ernest Tibbs al basso elettrico, e Joel Taylor, batterista, grande animatore della serata col suo groove micidiale che si innestava perfettamente nel congegno musicale che si veniva a creare di volta in volta.

Dopo il grande spettacolo di ieri, si tenterà di replicare il successo della serata sabato 26 febbraio, con una data fuori programma veramente speciale.
Saliranno sul palco infatti gli Asia, con una guest star, Carl Palmer, storico batterista degli Emerson, Lake & Palmer.

Dunque da non perdere.