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Difficile momento per l'Ascoli che perde in casa contro il Catania 1-2

Ascoli Piceno | I bianconeri incassano la sconfitta dopo essere andati in vantaggio grazie ad un autogol di Bianco

di Federica Poli

ASCOLI (4-4-2): Coppola; De Martis, Cudini, Corallo, Sassarini (1’st Lauro); Toledo (40’st Eliakwu), Belingheri (1’st Costanzo), Speranza, Fini; Bucchi, Colacone. A disp. Maurantonio, Martinelli, Antonelli, Motta. All. Silva
CATANIA (4-2-3-1): Pantanelli; Lo Monaco, Cesar, Bianco, Manfredini; Anastasi, Menegazzo; Padalino, Serafini, Jeda; Pellè (5’st Russo). A disp. Polito, Lombardi, Paschetta, Cardinale, Firmani, Iannelli. All. Sonetti
ARBITRO: Carlucci di Molfetta (Angrisani, Toscano; Lena)
MARCATORE: 35’ Bianco (aut.), 18’st Jeda (rig.), 43’st Serafini
AMMONITI: Menegazzo, Speranza, Pantanelli. RECUPERO 0+3

Ascoli rimaneggiato quello che oggi è sceso al Del Duca contro il Catania di mister Sonetti. Le defezioni dei centrocampisti hanno portato il duo Silva – Giampaolo a scegliere Speranza e Belingheri come coppia centrale supportati da Toledo a destra e Fini a sinistra. In difesa esterno sinistro Sassarini nuovo nella rosa bianconera.

Buon primo tempo con diverse occasioni per parte. Il Catania chiude bene gli spazi ed è veloce nelle ripartenze. Per i padroni di casa Belingheri al 8’ tenta il tiro da centro area su imbeccata di Fini. Risponde prontamente il Catania con Pellè su suggerimento smarcante di Menegazzo. La gara si sblocca al 35’ quando un episodio fortunoso porta i bianconeri in vantaggio. Cross di Speranza dalla bandierina, Corallo corregge di testa, la palla viene ribattuta da Pantanelli addosso al compagno Bianco e quindi carambola in rete. Appena due minuti più tardi ed è Colacone a sfiorare il raddoppio su invito di Sassarini.

Il secondo tempo comincia con un Jeda in perfetta forma che riscatta una prima frazione un po’ in ombra. È lui stesso a trasformare il rigore del pareggio concesso dall’arbitro per fallo di Cudini su Serafini. L’Ascoli gioca ad alti livelli per dieci minuti poi torna nell’oblìo generale e cede ad un Catania che ha avuto il coraggio di crederci. Al 43’ Jeda serve Serafini che si invola verso l’area avversaria e mette a segno alle spalle di Fernando Coppola. Ormai è tardi per recuperare e l’Ascoli si prepara a digerire l’ennesima sconfitta in casa.

L’undici di Silva e Giampaolo ha perso lo smalto delle prime gare e gioca molto meno sulle fasce che, fino a poco tempo fa, rappresentavano il punto di forza della squadra marchigiana.

20/02/2005





        
  



3+1=

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