Dal maestro Alberto Manzi negli anni ’60 alla televisione digitale: potrebbe essere sintetizzato in questo modo il percorso tracciato durante il convegno che si è tenuto lunedì 21 febbraio all’hotel Villa Picena di Colli del Tronto, dal titolo “Tv digitale terrestre: quali nuove opportunità per le imprese e i cittadini?”.

 

I relatori che si sono succeduti hanno molto insistito sulla interattività della Tv digitale, quando sarà realizzata appieno, con ricadute sia sulla formazione continua dei lavoratori, tramite canali tematici, sia sulla partecipazione dei cittadini alla vita democratica. L’intervento telefonico del ministro per le telecomunicazioni Maurizio Gasparri forse non ha convinto proprio tutti che il 2006 sarà l’anno giusto per il passaggio definitivo dall’attuale sistema analogico al nuovo digitale.

 

Il consigliere regionale Guido Castelli (AN) ha colto un aspetto economico di non poco momento: “il digitale terrestre riaprirà il mercato della televisione”. Prima di lui Eugenio Prosperetti (esperto di diritto dei media, studio legale PCCP, Roma-Milano) aveva spiegato che ognuna delle attuali frequenze analogiche potrà contenere fino a 7 frequenze di digitale terrestre, moltiplicando il numero dei canali disponibili.

 

Prosperetti ha anche spiegato quali saranno i nuovi soggetti del digitale terrestre: a) operatori di rete (proprietari di antenne e attrezzature); b) fornitori di contenuti (diversi dai primi); c) fornitori di servizi (software, parte “evoluta” della nuova televisione, a cominciare appunto dalle tecnologie che consentono l’interattività).

 

“Canale di ritorno” è una delle formule-chiave. Indica appunto quelle istruzioni che l’utente fornirà all’operatore attraverso il telecomando: per votare, per richiedere un certificato, o per comprare i prodotti mostrati in pubblicità.

 

Così, chi credeva che la nuova frontiera fosse l’“e-learning”, ovvero l’apprendimento elettronico, dovrebbe iniziare a considerare le potenzialità del “t-learning”, il “television learning”.

 

L’argomento sul quale è intervenuto Nicola Fantini, ingegnere, esperto di privacy e formazione a distanza. Robert Castrucci (ricercatore dell’Isimm di Roma) ha insistito sull’aggregazione tra cittadini che la tv digitale potrebbe generare attraverso i suoi canali tematici, sull’esempio di quanto avvenuto in Inghilterra con il canale BBC “Restauration”.

 

Parte politica affidata al deputato della Margherita Renzo Lusetti, a Guido Castelli e al ministro Gasparri al telefono. Argomento centrale proprio i tempi del passaggio effettivo al digitale. Anno più, anno meno.

 

Indi, durante la registrazione della trasmissione televisiva sportiva “Minosse: il giorno del giudizio” del canale RTM4 (rigorosamente su digitale terrestre), il sindaco di Ascoli Piero Celani ha consegnato il premio “Minosse per i valori dello sport” a Fabrizio Rozzi, figlio del “presidentissimo” dell’Ascoli Calcio, Costantino, scomparso 10 anni fa.

 

Gli interventi stono stati coordinati da Gianni Lattanzio, dirigente della ditta Publicolor, insieme a Radio Ascoli organizzatrice dell’iniziativa, conclusa con un intrattenimento musicale del soprano Gloria Digiuseppantonio, accompagnata dal maestro Domenico Romano al pianoforte (ambedue docenti all’Istituto Spontini di Ascoli). Il vescovo Silvano Montevecchi e l’onorevole Orlando Ruggeri (Margherita) avevano portato il loro saluto in apertura.