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Musica che passione….

San Benedetto del Tronto | Intervista al maestro Aurelio Cerro

di Paride Travaglini

Aurelio Cerro

Eclettico, versatile, lascia spazio ad ogni tipo di musica e si fa interprete dei desideri di chi ascolta lasciando al pubblico la possibilità di scegliere.  E così nelle sue serate passa da un pubblico attento e riflessivo ad un pubblico che ha voglia di compagnia e spensieratezza o che preferisce il ritmo
Nato in Sicilia da madre abruzzese e padre siciliano, ha iniziato ad esibirsi in pubblico, come batterista,  all’età di otto anni. Si è dedicato poi alla chitarra e alle tastiere suonando e interpretando con la sua voce la musica italiana ed internazionale.

Dalla costa abruzzese a quella marchigiana, dalle serate di Gran Gala alle tranquille sale da the, da un pubblico italiano a stranieri che sanno apprezzare la musica leggera italiana: queste le tante esperienze passate e presenti del maestro Aurelio Cerro.
 
Qual è la musica  che preferisce interpretare?
“Generalmente tutta la musica italiana, ma è con la musica dei grandi autori come Gaber, De Andrè, Battiato, Battisti…,che riesco a dare il meglio di me, ad esprimere tutta la poesia delle parole che riflettono le passioni e i sogni della società, il dramma di essere uomo”.
Esperienze Musicali importanti
“Sicuramente le più significative :Montreal ( estate 1999) nella quale ho saputo dare al pubblico italiano i ricordi dell’Italia degli anni ‘60 e ‘70, facendo rivivere attraverso la canzone melodica la società vivace e contraddittoria di quegli anni e il sentimento di essere emigrante.
Esperienze anche in  Germania, Svizzera e in Svezia più precisamente a Skelleftea, una tranquilla città del nord, in cui ho fatto conoscere la dolcezza e l’armonia della musica mediterranea.”
Ha mai scritto musiche proprie?
“Si,in passato ho fatto questa esperienza di mettere sul foglio qualche riga,ma non le ho mai
pubblicate. Preferisco cantare le canzoni degli altri (che oggi vengono chiamate "cover", perchè mi piace interpretarle a modo mio e che trovo interessante.”

Cosa pensa della musica attuale?
“La musica di oggi in linea di massima la trovo interessante, (sicuramente non tutta), almeno
quella che esprime sentimento...”
Secondo lei  esistono giovani capaci di continuare la tradizione musicale italiana, dei grandi cantautori ?
“Tra i tanti giovani si sicuramente esistono dei talenti capace di continuare a dare delle
emozioni e quindi di continuare quella difficile strada dei "grandi".
Mentre sono invece estremamente convinto che tanta di quella mediocre musicalità, andrà
come spesso accade in un cestino che nessuno andrà a rimuovere…”

22/02/2005





        
  



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