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L’amministrazione provinciale investe risorse economiche per la prevenzione sanitaria

Ascoli Piceno | Capriotti: “Successivamente monitorando gli interventi sarà possibile rendere più efficace l’azione di soccorso”

di Federico Biondi

L’amministrazione provinciale firma il protocollo di intesa per la realizzazione di un progetto di trattamento precoce dell’arresto cardiocircolatorio mediante l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici.
 
Viene reso noto  alla conferenza stampa organizzata dall’assessore alle politiche comunitarie e allo sport Nino Capriotti, coadiuvato dal coordinatore area 3 della provincia Roberto Giovannozzi alla presenza di Tiziana Bentivoglio direttore della Zona Territoriale 11, di Maurizio Belligoni della Zona Territoriale 12, di Mario Maresca direttore della Zona Territoriale 13.
 
Presenti alla conferenza anche il dottor Massimo Loria, il dottor Elio D’Angelo, il dottor Ottorino Rosati e la responsabile alla formazione dell’Ospedale la dottoressa Luciana Passeretti.
 
Il progetto ha lo scopo di diminuire le incidenze di decesso da arresto cardiaco improvviso e l’amministrazione provinciale ha ritenuto opportuno destinare delle risorse per l’acquisto di circa 25 defibrillatori da collocare negli impianti sportivi della provincia, con un impegno finanziario di circa 45 mila euro.
 
L’assessore annuncia che l’anno prossimo saranno acquistati altri defibrillatori dato che l’amministrazione provinciale ha 250 impianti sportivi sparsi per tutto il territorio.
 
Adesso le aziende sanitarie formeranno i volontari che dovranno usare i defibrillatori in caso di emergenza, inoltre saranno individuati i luoghi dove posizionare i defibrillatori. Una scelta impegnativa anche perché in caso di emergenza si deve operare in un intervallo di tempo minimo.
 
Una volta formati i volontari per avere un’azione significativa sul territorio, questi sarranno raccordati con le rispettive centrali operative proprio per diminuire i tempi di intervento. I defibrillatori non devono necessariamente servire nel luogo dove si trovano, ma devono essere sempre a disposizione nel caso in cui l’uso diminuisca drasticamente i tempi di intervento.
 
Durante un’emergenza i soccorsi non arrivano mai entro i primi 5 minuti, se si pensa che un arresto cardiaco provoca la morte celebrare in 10 minuti e che ogni minuto si perde il 10% delle facoltà mentali, avere defibrillatori dislocati strategicamente sul territorio è una necessità del sistema sanitario.
 
Nella Marche ogni anno muoiono 1000 persone per arresto cardiaco e la centrale operativa coordina tutti i soccorsi. Minuti preziosi passano solo per ricevere la chiamata ed attivare il soccorso in caso di emergenza.
 
Conoscendo l’esatta ubicazione dei defibrillatori si potrebbe risparmiare molto tempo. Un sistema alternativo che deve essere efficiente, quindi i defibrillatori sarranno periodicamente controllati per accertarne lo stato.
 
I direttore Maurizio Bellico esprime soddisfazione per l’iniziativa in trapresa dall’amministrazione provinciale, “la provincia è sostenitrice della pratica sportiva e noi siamo contenti di dare il nostro contributo”.
 
Mario Maresca spiega che la prevenzione rientra nei compiti istituzionali mentre Tiziana Bentivoglio parla di educazione sanitaria e dell’istituzione di presidi formativi. Il dottor Loria puntualizza che la formazione non deve essere mirata solo all’uso dei defibrillatori ma deve anche dare nozioni di primo soccorso.

22/02/2005





        
  



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