Una Dop anche per il marrone della Laga e dei Sibillini. E’ questo l’ambizioso obiettivo che si sono dati Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno, Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Gal Piceno, le Comunità Montane del Tronto e dei Sibillini, i Sindaci dei territorio interessati e i produttori dello squisito frutto che nella riunione svolta presso la Provincia hanno discusso e sottoscritto un protocollo d’intesa il quale prevede come primo passo concreto la costituzione di un’associazione di produttori.

Una produzione di grande qualità perché se è vero che il nostro marrone è di dimensioni contenute rispetto a quello di altre aree italiane, è altrettanto vero che la sapidità e il sapore ne consentono l’uso in vari modi: nel settore dolciario, nella produzione di farina di castagne e più in generale nella preparazione di raffinati piatti, secondo una tendenza che si sta consolidando sempre più. Per tutti questi motivi il marrone Piceno può vantare anche una discreta esportazione in diverse altre località italiane.

Oltretutto promuovere il marrone significa anche valorizzare una tradizione radicata dell’area montana, dove le castagne hanno rappresentato per un lungo periodo la base dell’alimentazione delle popolazioni locali, quando la farina di castagne sostituiva in tutto e per tutto quella di grano, più costosa e più difficile da reperire. Dunque un’iniziativa indispensabile per tutelare una delle tipicità più importanti del territorio.

Il protocollo definisce analiticamente tutti gli obiettivi dell’iniziativa e non appena sarà pronta l’associazione dei produttori si inizierà a lavorare sul disciplinare per giungere alla Denominazione di Origine Protetta.