Venerdi presso la "loggia dei mercanti" in Piazza del Popolo, il "comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo", che investiga e denuncia le violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale, e il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Carlo Cannella, inaugureranno la mostra itinerante "cosa la gente non sa della psichiatria".

La mostra, che ha già toccato diverse città italiane, fra le quali Roma, Torino, Verona e Firenze, consiste in una rassegna fotografica di documenti, in pratica una sorta di denuncia visiva di quello che la psichiatria ha commesso in nome della ricerca, dai bagni freddi all'elettroshock, dalle contenzioni alla psicochirurgia, fino ad arrivare all'eccessiva e inopportuna prescrizione di psicofarmaci ai bambini.

Lo scopo della mostra è quello di accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle violazioni dei diritti della persona. Mentre infatti la psichiatria pubblicizza un'epidemia mondiale di disturbi mentali, sollecitando lo stanziamento di urgenti finanziamenti, nessuno sembra chiedersi quali siano stati i risultati dei trattamenti psichiatrici. La domanda è: come mai c'è stato negli ultimi decenni un aumento esponenziale delle patologie mentali?

Forse la risposta è nelle parole di Carl Elliot, bioetico dell'Università del Minnesota: "il modo di vendere psicofarmaci è vendere la malattia mentale".