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Proteste dei pendolari: Cittadinanzattiva si mobilita

| ROMA - L'associazionechiede un Tavolo permanente di confronto e il rimborso automatico per i ritardi sistematici.

Un Tavolo di lavoro permanente per la promozione e il controllo di qualità e sicurezza dei treni, in cui siano presenti anche le organizzazioni dei cittadini, e rimborsi automatici per i ritardi. Sono queste la priorità d’intervento nel trasporto ferroviario che proponiamo da tempo e che rilanciamo in questi giorni  di proteste di migliaia di pendolari.”.

Questo il commento di  Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, che continua. “Rilanciamo queste proposte in particolare alle Amministrazioni regionali e a Trenitalia, augurandoci anche che il Ministero delle infrastrutture si decida a fare qualcosa di nuovo rispetto all’immobilismo che caratterizza la tutela degli utenti negli ultimi dieci anni”.

“Sulle frequenti proteste dei pendolari dei treni locali di ampie zone del nord pesa l’assenza di adeguati strumenti di tutela dei diritti degli utenti e la miopia nella gestione dei servizi da parte di aziende di trasporto e amministratori pubblici. E’ per questo motivo che proponiamo l’introduzione di istituti di partecipazione civica all’interno dei contratti di servizio, soprattutto per assicurare la possibilità per gli utenti di incidere sulle fondamentali scelte nell’organizzazione che si riflettono sulla accessibilità, sulla qualità e sulla sicurezza del trasporto ferroviario. E’ ora, inoltre, che vengano introdotte forme di rimborso automatico a favore degli utenti quando i ritardi dei treni da occasionali si trasformano in ordinari e vanno al di là dei 10-15 minuti”.

“Di fronte all’assenza di azioni significative”, conclude Trincia, “saremo costretti ad intraprendere azioni anche sul piano legale in tutta Italia, perché non si può assistere al deterioramento di una situazione che è arcinota da  anni e che penalizza non solo i diritti degli utenti ma pure il loro rapporto di fiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche e delle regole della convivenza civile”.

03/02/2005





        
  



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