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Sgominato traffico internazionale di stupefacenti

| Il centro sud coinvolto nelle indagini. I provvedimenti restrittivi hanno interessato, la Questura di Chieti, quelle dell’Aquila, di Teramo, Ancona, Napoli, Terni, Latina, Foggia, Macerata, Caserta e Ascoli Piceno.

Aveva ramificazioni in tutto il centrosud e aveva un punto di riferimento anche a Formia l’organizzazione che, sgominata nella giornata di ieri dalla Polizia dopo un anno e mezzo di indagini, era dedita al traffico di droga e composta anche da napoletani affiliati a clan camorristici di primo piano.

Dieci arresti sono stati eseguiti, su dodici ordinanze di custodia, proprio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Altre 43 persone sono indagate. Tra queste figura Biagio C., di 41 anni, nella cui abitazione di Formia ieri gli agenti del Commissariato di Polizia, agli ordini del vice-questore Nicolino Pepe, hanno effettuato una perquisizione e hanno consegnato un avviso di garanzia emesso dal Gip del Tribunale dell’Aquila. Biagio C. da tempo lavorava a Roma come portiere d’albergo ma – secondo gli inquirenti- rappresentava nel sud-pontino l’organizzazione sgominata dalla Direzione Distrettuale antimafia aquilana. In una conferenza stampa ieri sono stati illustrati i dettagli dell’operazione - denominata “San Giustino 2”, dal nome del patrono di Chieti - condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Chieti, diretti da Egidio Labbro Francia, e del commissariato di Atri, diretti da Vincenzo Tusiani. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere erano state richieste dalla Procura distrettuale dell’Aquila, a conclusione di indagini coordinate dal sostituto procuratore della Dda aquilana, Alberto Sgambati.

In manette sono finiti Eugenio Smiraglia e Biagio Iazzetta, quarantenni di Napoli; Sergio Cottino, 64 anni di Torino; Mauro Morichi, 41 anni di Ancona; Massimo Liuzzi, 30 anni di Giuliano in Campania (Napoli); Giovanni Flagello, 34 anni di Napoli; Alessandro Flagello, 21 anni di Mugnano di Napoli (Napoli); Gaetano Barretta, 31 anni di Melito (Napoli); Francesco Belmonte, 42 anni di Silvi (Teramo); Lorenzo Mucciarelli, 35 anni di Atri (Teramo).

L’inchiesta dal 1999 aveva condotto in carcere sei persone e consentito il sequestro di circa 30 chilogrammi di stupefacenti. Nel 2003 è iniziata un’attività particolarmente intensa basata su intercettazioni telefoniche e appostamenti, che ha permesso di scoprire automobili che dal napoletano, imbottite di cocaina e hascisc, partivano alla volta di diverse province del centro sud, fino a Palermo.

L’Abruzzo era diventato il centro di smistamento della droga sulla costa adriatica, nonché punto strategico per interessi connessi al traffico di stupefacenti da Ancona e Foggia, attraverso Silvi Marina (Teramo). Numerose perquisizioni- come detto-  sono state eseguite dalla Polizia e sugli attuali indagati stanno indagando anche le Procure di Palermo e Napoli.

I provvedimenti restrittivi hanno interessato, oltre alla Questura di Chieti, quelle dell’Aquila, di Teramo, Ancona, Napoli, Terni, Latina, Foggia, Macerata, Caserta e Ascoli Piceno.

L’organizzazione cambiava ogni settimana sia le utenze telefoniche sia le auto che, generalmente prese a noleggio, venivano ‘ricoverate’ dentro appositi locali della provincia di Napoli: la droga veniva quindi nascosta nei cruscotti, dentro gli sportelli, nei serbatoi del carburante. Il gruppo ha mostrato, hanno riferito le forze dell’ordine, una straordinaria capacità di approvvigionamento anche a fronte di ingenti sequestri operati dalla Polizia. Di fatto, l’organizzazione aveva messo le mani su un locale notturno di Silvi, gestito da prestanome e divenuto luogo di incontro per affari legati alla vendita dello stupefacente, che arrivava in Italia dalla Spagna, dove probabilmente entrava proveniente dal Sud America.

06/02/2005





        
  



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