Bambini scomparsi e adolescenti in fuga
| ANCONA - LEurispes analizza la situazione nelle Marche.
NCONA - La crescita del fenomeno dei minori scomparsi desta particolare preoccupazione nelle Marche. Secondo i dati diffusi alla fine del 2004 dallEurispes regionale e contenuti nella quinta edizione del Rapporto Nazionale sulla Condizione dellInfanzia e dellAdolescenza emerge che, se nel 2000 i casi di minori scomparsi nelle Marche erano solo sette, allinizio del 2004 hanno raggiunto quota cinquanta con una differenza pari a 43 minori che risulta una tra le più elevate registrate in Italia.
Fonte: Elaborazione Eurispes su dati del Ministero dellInterno
CASI DI MINORI SCOMPARSI NELLE MARCHE ANCORA INSERITI
NELLARCHIVIO DELLE RICERCE
NELLARCHIVIO DELLE RICERCE
(Dati aggiornati al 12 Gennaio 2004)
AREA |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
Diff. 2000/2003 (v.a) |
Marche |
7 |
28 |
48 |
50 |
43 |
Centro |
298 |
323 |
403 |
512 |
214 |
Italia |
928 |
1.167 |
1.377 |
1.552 |
624 |
Fonte: Elaborazione Eurispes su dati del Ministero dellInterno
Lincremento maggiore del numero dei bambini e adolescenti scoparsi si è avuto nelle Marche tra gli anni 2001 e 2000 quando si è avuto un aumento di ben 21 casi. Quasi lo stesso numero di scomparse si è avuto lanno seguente. Il fenomeno dei minori scomparsi solo in tempi recenti è diventato oggetto di specifica attenzione in ambito socio-culturale, statistico-quantitativo e informativo in ambito nazionale e internazionale.
Dagli studi condotti dallEurispes è emerso che ci sono rilevanti differenze quantitative e di motivazioni allorigine della scomparsa tra i minori stranieri e quelli italiani. I minori non italiani sono prevalentemente di sesso maschile giunti in Italia al seguito di flussi migratori clandestini e spesso affidati dai Tribunali per Minorenni ad istituti di accoglienza o di assistenza, da cui si allontanano volontariamente rendendosi irreperibili. Molto diversa è invece la situazione che riguarda i minori italiani. Per la maggior parte dei casi sono minori di sesso femminile che si allontanano volontariamente dal proprio domicilio per seri motivi di disadattamento allambiente o per gravi dissidi con i familiari.
Dagli studi condotti dallEurispes è emerso che ci sono rilevanti differenze quantitative e di motivazioni allorigine della scomparsa tra i minori stranieri e quelli italiani. I minori non italiani sono prevalentemente di sesso maschile giunti in Italia al seguito di flussi migratori clandestini e spesso affidati dai Tribunali per Minorenni ad istituti di accoglienza o di assistenza, da cui si allontanano volontariamente rendendosi irreperibili. Molto diversa è invece la situazione che riguarda i minori italiani. Per la maggior parte dei casi sono minori di sesso femminile che si allontanano volontariamente dal proprio domicilio per seri motivi di disadattamento allambiente o per gravi dissidi con i familiari.
Nel 2003 i minori italiani e stranieri per i quali sono state attivate le segnalazioni di ricerca sul territorio nazionale e che risultano ancora da ricercare sono complessivamente 1.552, la maggior parte dei quali (618,9 ovvero il 38,8% del complesso) residenti al Nord, 512 al Centro (33%) e 422 (27,2%) nel Mezzogiorno. La regione che registra il maggior numero di scomparsi è la Lombardia (305), seguita da Lazio (254), Campania (229), Toscana (200) e Piemonte (137). Il confronto con gli anni precedenti mostra che tra il 2000 e il 2003 i minori scomparsi in Italia sono aumentati di 624 unità, pari a un incremento percentuale del 67,2%.
Dal 2000, anno in cui erano 928, il numero dei minori italiani e stranieri per i quali sono state attivate le segnalazioni sono cresciuti progressivamente, raggiungendo le 1.167 unità nel 2001 e le 1.377 nel 2002.
Dal 2000, anno in cui erano 928, il numero dei minori italiani e stranieri per i quali sono state attivate le segnalazioni sono cresciuti progressivamente, raggiungendo le 1.167 unità nel 2001 e le 1.377 nel 2002.
Lincremento maggiore si è verificato nelle regioni del Nord, dove nel 2003 i minori scomparsi erano 305 in più rispetto al 2000, ed in particolare in Lombardia (+187). Al Centro, dove nel complesso si registrano 214 scomparsi in più, lincremento è stato particolarmente significativo in Toscana, regione in cui nel 2000 si contavano appena 25 minori scomparsi .
Tra le regioni del mezzogiorno, infine, la Campania registra il maggior aumento: 92 minori scomparsi rispetto al 2000, su un incremento complessivo di 105 unità. A fronte di un generale peggioramento del fenomeno, alcune regioni hanno visto diminuire, nel periodo considerato, il numero delle segnalazione: Puglia (-47), Emilia Romagna (-23), Lazio (-11), Basilicata (-4). Come mostra la tabella seguente , circa i 2/3 dei minori scomparsi sono di sesso maschile.
Se nel 2000, solo 313 delle 928 segnalazioni erano riferite a bambine o ragazze adolescenti, nel 2003 le minori scomparse erano 535 a fronte di 1.017 coetanei maschi. Nel quadriennio considerato, il numero delle segnalazioni è aumentato in misura significativa, sia in relazione alle minorenni (70,9%) che ai minorenni (65,4%).
Rispetto allarea geografica gli incrementi maggiori si sono registrati in riferimento alle minorenni scomparse residenti al Nord, per le quali le segnalazioni sono più che raddoppiate, passando da 90 a 191, e per i minori scomparsi e per i minori scomparsi di sesso maschile residenti al Centro che sono aumentati del 93,5% passando da 170 a 329.
Il dramma delle sparizioni e delle scomparse dei minori spiega Camillo Di Monte, presidente dellEurispes Marche può assumere anche altre forme, complesse e intrecciate tra loro, talvolta di difficile individuazione, soprattutto per le conseguenze esistenziali, psicologiche e sociali sia sui minori sia sulle famiglie. Situazioni drammatiche, indegne, disumane e incredibili che riguardano anche la nostra regione scavalcano, spesso in forme più gravi e preoccupanti, confini geografici e culturali, attecchiscono in angoli e periferie del mondo sempre più attanagliate dalla povertà e dalla miseria a dispetto della tanto declamata quanto virtuale globalizzazione economica e finanziaria.
Tra le regioni del mezzogiorno, infine, la Campania registra il maggior aumento: 92 minori scomparsi rispetto al 2000, su un incremento complessivo di 105 unità. A fronte di un generale peggioramento del fenomeno, alcune regioni hanno visto diminuire, nel periodo considerato, il numero delle segnalazione: Puglia (-47), Emilia Romagna (-23), Lazio (-11), Basilicata (-4). Come mostra la tabella seguente , circa i 2/3 dei minori scomparsi sono di sesso maschile.
Se nel 2000, solo 313 delle 928 segnalazioni erano riferite a bambine o ragazze adolescenti, nel 2003 le minori scomparse erano 535 a fronte di 1.017 coetanei maschi. Nel quadriennio considerato, il numero delle segnalazioni è aumentato in misura significativa, sia in relazione alle minorenni (70,9%) che ai minorenni (65,4%).
Rispetto allarea geografica gli incrementi maggiori si sono registrati in riferimento alle minorenni scomparse residenti al Nord, per le quali le segnalazioni sono più che raddoppiate, passando da 90 a 191, e per i minori scomparsi e per i minori scomparsi di sesso maschile residenti al Centro che sono aumentati del 93,5% passando da 170 a 329.
Il dramma delle sparizioni e delle scomparse dei minori spiega Camillo Di Monte, presidente dellEurispes Marche può assumere anche altre forme, complesse e intrecciate tra loro, talvolta di difficile individuazione, soprattutto per le conseguenze esistenziali, psicologiche e sociali sia sui minori sia sulle famiglie. Situazioni drammatiche, indegne, disumane e incredibili che riguardano anche la nostra regione scavalcano, spesso in forme più gravi e preoccupanti, confini geografici e culturali, attecchiscono in angoli e periferie del mondo sempre più attanagliate dalla povertà e dalla miseria a dispetto della tanto declamata quanto virtuale globalizzazione economica e finanziaria.
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09/02/2005
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