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Legge antifumo: per il momento tutto ok

Ascoli Piceno | Verifica della Confcommercio ad un mese dall'applicazione della legge Sirchia. Le valutazioni del Direttore Dott.Giorgio Fiori.

A distanza di un mese esatto dall’entrata in vigore del divieto di fumo (scattato come si ricorderà il 10 Gennaio 2005) la Confcommercio Provinciale ha effettuato una prima verifica dell’applicazione della Legge Sirchia presso bar e ristoranti della Provincia di Ascoli Piceno.

“A livello generale – dichiara il Direttore Giorgio Fiori – è stata registrata un’applicazione serena e con grande senso civico del divieto di fumo sia da parte dei consumatori sia da parte degli esercenti.

La percentuale dei clienti informati sulle disposizioni dei divieti è stata intorno all’ 80%; ben più alta la percentuale degli esercenti informati che ha sfiorato la quasi totalità (95%). Le trasgressioni da parte dei clienti si sono verificate, a detta dei ristoratori, solo per disattenzione ed in cinque esercizi su cento è stato necessario intervenire.

Tuttavia, il mancato rispetto è stato dovuto soprattutto alla classica gestualità abitudinaria del fumatore ed i trasgressori sono stati subito invitati a spegnere e non sono state registrate successive tensioni. Episodi sporadici di contrasto fra i ristoratori e clienti sono stati creati, sempre a detta dei ristoratori, solo a seguito di azioni provocatorie ma dal campione intervistato non risulta essere partita alcuna denuncia per l’intervento delle forze dell’ordine.

I pubblici esercizi della provincia di Ascoli Piceno che hanno esposto i cartelli con i dettagli a norma di legge sul divieto di fumo sono stati più della metà (80% circa); meno invece (65%) i  cartelli generici esposti negli altri esercizi di vendita presumibilmente  perché qualcuno non ha ancora ben compreso che il divieto di fumo, e quindi l’obbligatorietà dell’esposizione dei cartelli, riguarda tutte le attività di vendita, anche le stesse tabaccherie.

Il fatturato dei pubblici esercizi non ha registrato variazioni significative rispetto alla media giornaliera tanto che gli esercenti non hanno mai ragionato in termini di variazione di incassi ipotizzando una stabilità nel numero della clientela, nonostante un possibile cambiamento a livello di tipologia del consumatore. In pratica, per ogni cliente fumatore scontento che ha disertato i locali, ne è entrato un altro (non fumatore) contento e  la clientela risulta essere formata sempre di più per metà da fumatori e per l’altra metà da non fumatori”.

“Certo – conclude Fiori – la verifica del solo primo mese, pur facendo ben sperare che si prosegua per il meglio, non è molto significativa poiché ogni qual volta si applica un divieto si registra sempre, nei primi periodi, la più ampia attenzione mentre poi nel tempo sopraggiungono disattenzioni e tolleranze e pertanto un bilancio più attendibile potrà essere fatto il prossimo 10 gennaio 2006".

09/02/2005





        
  



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