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Verrà chiusa l’Astanteria del Pronto Soccorso di Ascoli Piceno? Una decisione assurda.

Ascoli Piceno | Castelli: "Auspico che la proposta di Morosini, che ora dovrà essere vagliata dal Collegio di Direzione, venga sollecitamente respinta dall’Ing. Maresca"

di Guido Castelli*


Nel corso del Collegio di Direzione della Zona n.13 di Ascoli Piceno il dott. Morosini, Primario del Reparto di Medicina ha proposto la chiusura dell’Astanteria dell’Ospedale Mazzoni.

Si tratta di una decisione davvero incomprensibile soprattutto alla luce dell’efficacia e dei risultati concreti  che vengono quotidianamente assicurati alla comunità dal reparto diretto dal dott. Loria.

L’Astanteria attualmente dispone di otto posti letto effettivi (che spesso salgono a dieci) utili a svolgere una funzione di filtro tra il Pronto Soccorso e la degenza ordinaria che, proprio grazie alla professionalità del personale medico adibito al reparto, garantisce prestazioni di assoluto rilievo sanitario. Cosa può giustificare una così assurda decisione ?

In base a quale logica sanitaria è stata formulata una proposta che mortifica alcune delle migliori professionalità in carico all’Ospedale Mazzoni e rischia di deprimere l’intero sistema di primo intervento ?

Sono domande che rivolgo direttamente all’Ing. Maresca e che ho comunque girato al Presidente della Giunta Regionale D’Ambrosio il quale, sia pure in scadenza, non può continuare a distogliere la propria attenzione dalle vicende di un Ospedale come il Mazzoni che rischia sempre più irreversibilmente di perdere le caratteristiche di un nosocomio di rete.

La nostra sanità viene minacciata, infatti, da due logiche nefaste che in modo combinate rischiano di desertificate l’offerta di salute del piceno. Da una parte l’anconocentrismo dell’ASUR che concentrando risorse e servizi sul sistema di Torrette, conduce ad una progressiva asfissia della sanità di confine. Dall’altro, le logiche di organizzazione interna dell’Ospedale Mazzoni che spesso sembrano ispirarsi a logiche diverse dal merito e dalle professionalità degli operatori.
Auspico che la proposta di Morosini, che ora dovrà essere vagliata dal Collegio di Direzione, venga sollecitamente respinta dall’Ing. Maresca.

In caso contrario, esattemente come nel caso della nefrologia, non esiteremo a chiamare a raccolta i pazienti e i cittadini per la difesa del nostro diritto alla salute.

*Consigliere Regionale AN

01/03/2005





        
  



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