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Studio epidemiologico sulle popolazioni di Falconara Chiaravalle e Montemarciano

| ANCONA - Amagliani: " Lavoriamo Per Costituire Al Piu' Presto Il Comitato Di Partecipazione Attiva" In attesa dei nominativi dei rappresentanti, già convocata per il 15 marzo la riunione.


"La seconda fase dello studio epidemiologico sulle popolazioni interessate da particolari patologie legate allo stato dell'ambiente e alle criticità dello stesso, ha ora bisogno di un concreto sostegno in termini di partecipazione attiva da parte degli stessi cittadini."

E' quanto afferma l'assessore regionale all'Ambiente,  Marco Amagliani, richiamando l'attenzione sull'indagine epidemiologica - seguita dall'assessorato regionale, in collaborazione con l'Arpam e l'Istituto nazionale dei Tumori di Milano - e sulla necessità di costituire al più presto il "Comitato di partecipazione attiva", l'organismo che seguirà direttamente le fasi di studio.

Nel campo di indagine rientrano anche le popolazioni dei comuni di Chiaravalle e Montemarciano, sia per la contiguità dei territori con quello di Falconara, sia per i necessari confronti sulle tipologie di malattie riscontrate.

 "E' necessario avere a disposizione tutti i nominativi  che faranno parte del Comitato di partecipazione attiva,  spiega  Amagliani. "

" Per quanto riguarda Falconara, tradizionalmente sensibilizzata su questo problema, la collaborazione è ben avviata. Un appello forte invece lo faccio  ai cittadini e alle associazioni di  Chiaravalle e Montemarciano,  perché forniscano quanto prima i nominativi dei loro rappresentanti. "

L'assessorato regionale in attesa di avere a disposizione tutti i nomi entro il 7 marzo,  ha già convocato,  infatti,  per il prossimo 15 marzo, la riunione dove si potrà dare il via libera definitivo alla costituzione del Comitato. 

" Avere la maggiore rappresentanza possibile è un atto indispensabile - ha concluso  Amagliani- per dar vita a questo organismo che avrà un ruolo fondamentale per la buona riuscita dello studio: non solo seguire direttamente gli avanzamenti dell'indagine epidemiologica, ma soprattutto facilitare i contatti con le famiglie che negli anni sono stati interessate dalle patologie individuate; significherà poter raccogliere ogni utile informazione per ricostruire la storia dei singoli casi, secondo la metodologia scientifica applicata dal dottor Andrea Micheli dell'Istituto nazionale dei Tumori di Milano. "

01/03/2005





        
  



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