Tripletta di incontri nella nostra Diocesi per assaporare il gusto di vivere la carità ogni giorno.

Dopo la relazione di Mons. Ravasi su “La natura teocratica della carità” e del Dott. Ernesto Preziosi su “La carità sociale e politica”, gli Incontri Quaresimali 2005 si sono conclusi con Mons. Vittorio Nozza, Direttore della Caritas Italiana e “La spiritualità della carità”.

  

Ultimo appuntamento, ieri sera, presso la sala Conferenze dell’Hotel Calabresi, con gli Incontri Quaresimali, organizzati dalla Caritas Diocesana e dagli Uffici per la Pastorale della Cultura e del Lavoro e promossi dal nostro Vescovo Gervasio Gestori. I tre incontri di questo anno hanno affrontato la tematica della Carità intesa non solo come elemosina, ma come impegno sociale e politico, come partecipazione attiva anche sul piano spirituale.

Proprio su “La spiritualità della Carità” si è incentrato l’intervento conclusivo tenuto da Mons. Vittorio Nozza, Direttore della Caritas Italiana.

Da anni impegnato nella Caritas, Mons. Nozza è stato sempre vicino ai più deboli, ai poveri, ai carcerati e si è messo al servizio dell’uomo e di Dio con grande umiltà. Ieri sera dopo aver fatto un rapido excursus sulle tre sfaccettature della povertà (la povertà generata dalla mancanza dei bisogni primari, la povertà generata dalla non relazione con l’altro e dall’esclusione sociale e la povertà generata da non senso, non significato dato alla propria vita, quella che spesso intacca il mondo giovanile e che si manifesta in fenomeni quali l’anoressia, la bulimia, l’eccesso di attività fisica, l’assunzione di droghe o alcol), ha affermato che “tutti hanno diritto di ricevere i bisogni primari, ma soprattutto hanno diritto al pane Parola, pane Eucaristia e al pane Carità, cioè hanno diritto di conoscere Gesù Cristo”.

“Come uomini – ha continuato Mons. Nozza - dobbiamo domandarci come sia possibile educare una carità della spiritualità nei nostri contesti di vita, nel nostro quotidiano. Per poter crescere in questa spiritualità è importante che diventiamo animatori della carità e facciamo 4 o 5 scelte di fondo, tra di loro collegate, e basate sul principio evangelico dell’ “Amatevi gli uni gli altri”. E’ necessario che ciascuno di noi, veda con gli occhi, senta con il cuore, intervenga con le mani, vada a cercare con i piedi e verifichi con la mente ogni singola azione nei confronti della povertà. Solo così si potrà vivere una vera spiritualità della speranza e della carità”.

Insomma “un incontro - come ha affermato il prof. Pietro Pompei, coordinatore dell’evento insieme ad Umberto Silenzi, Direttore della Caritas Diocesana e Giulio Graziosi, responsabile della Pastorale del Lavoro - che ha ampliato l’orizzonte della carità, ci ha coinvolti e messi in crisi”.

Grande la soddisfazione del nostro Vescovo Gervasio Gestori, sia per la grande partecipazione della comunità alla dodicesima edizione degli Incontri Quaresimali, sia per il servizio profondo, mirato, vero che viene testimoniato ogni giorno, nelle singole parrocchie della Diocesi, dagli operatori della carità.