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Samb, Tedoldi vuole esserci ad Avellino, ma è ancora in dubbio

San Benedetto del Tronto | Il centrocampista della Samb sta lavorando sodo per poter smaltire completamente la leggera distorsione alla caviglia sinistra rimediata a Teramo. Tedoldi racconta la sua esperienza nell'Avellino.

di Luca Bassotti

Lavora sodo, perché ad Avellino vuole esserci a tutti i costi. Cure, terapie ed una particolare tabella di lavoro atletico sono il pane quotidiano di queste ultime giornate per l’esterno destro della Samb, Davide Tedoldi, che domenica scorsa a Teramo è dovuto uscire dal campo nel primo tempo per una leggera distorsione alla caviglia sinistra.
 
Vuole esserci al Partenio Tedoldi, e per due motivi. Il primo riguarda il fatto che con una Samb così in forma sarebbe un peccato rimanere fuori dalla squadra, anche perché la concorrenza c’è ed è particolarmente agguerrita, ma leale. Dopo alcuni guai fisici che lo hanno bersagliato durante la stagione, buon’ultimo la frattura del polso sinistro, l’ex cesenate era riuscito a ritrovare la maglia da titolare nella sfida di Teramo. Proprio al Comunale abruzzese, però, lo stop alla caviglia sinistra. Con Amodio che rientra dopo la squalifica, De Rosa che sta crescendo di partita in partita e Cigarini che resta sempre un punto fermo nella zona nevralgica del campo, ecco che per Tedoldi, mancare nel match di domenica, potrebbe risultare fatale.
 
Ma il trentenne milanese vuole esserci allo stadio Partenio anche perché nella stagione 2001/2002 ha militato nelle fila dell’Avellino. Arrivò in Irpinia, nel mercato di gennaio, dal Messina e con la squadra campana collezionò quattordici presenze e mise a segno due reti. “E’ stata una felice parentesi perché di Avellino ho ottimi ricordi – dichiara Tedoldi – Sono arrivato lì nel mese di gennaio e mi sono trovato subito bene con la tifoseria. Venivo da un periodo dove avevo giocato poco con il Messina e quindi avevo bisogno di cambiare aria. Ed infatti con l’Avellino ho giocato parecchio, in quanto Sonzogni prima ed Auteri dopo, mi diedero fiducia. In quella stagione la compagine irpina disputò un anonimo campionato di serie C1. Alla fine del torneo espressi il desiderio di poter rimanere in Campania, ma il Messina, che era proprietaria del cartellino, mi girò, invece, al Cosenza”.
 
E chi meglio di Tedoldi conosce il particolare calore che sa dare l’ambiente avellinese quando la propria squadra deve vincere a tutti i costi una partita come quella di domani. “Sui campi del sud della serie C c’è sempre molta passione attorno alle squadre del cuore – risponde l’ex cesenate – E’ così anche ad Avellino. Quello irpino è un pubblico che ci tiene particolarmente, anche perché vive dei ricordi dei tanti anni di serie A. Ora c’è un po’ di delusione per le due sconfitte consecutive rimediate dalla formazione di Cuccureddu. Però bisogna anche dire che una battuta d’arresto con la Samb potrebbe costarle caro in termini di rincorsa al primo posto”.
 
Con un Avellino che sarà costretto a fare la partita, la Samb opporrà la serenità di chi, galvanizzato dal buon momento di forma che sta attraversando, non ha nulla da perdere. “Proprio così – conclude il centrocampista della Samb – Avremo la tranquillità di giocarci, come sempre, la nostra partita e poi al termine della sfida tireremo le somme. Dovremo approfittare del fatto che l’Avellino giocherà con l’assillo del risultato”.
 
Intanto la Samb è partita stamattina alla volta del ritiro di Bisceglie e nel pomeriggio ha sostenuto una seduta di allenamento allo stadio della cittadina pugliese. E’ tornato a lavorare Colonnello, che soffre di un leggero malanno alla schiena. Sull’effettivo recupero di Tedoldi sarà la rifinitura di domani mattina a stabilirlo. Ventuno i convocati e a San Benedetto sono rimasti Pompei, Gazzola, Irace e i due portieri Brites e Cortelli. Nel pomeriggio di domani la Samb partirà alla volta di una località vicina ad Avellino.
 
In casa irpina, oltre alle sicure defezioni di Nicoletto e Ghirardello, ci sono da prendere in esame anche le precarie condizioni fisiche di Evacuo (candidato alla sostituzione proprio di Ghirardello, al fianco di Biancolino), alle prese con fastidi agli adduttori.

18/03/2005





        
  



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