Il presidente DAmbrosio fa il bilancio di dieci anni di governo
| ANCONA - Abbiamo costruito una bella immagine della Regione
Vito D'Ambrosio
Più che una conferenza stampa, è stata una chiacchierata confidenziale, unoccasione per incontrare la stampa e fare il punto su dieci anni di presidenza. E un DAmbrosio pacato, sereno, fuori dalla mischia elettorale, quello che si è presentato all appuntamento di fine legislatura con i giornalisti; un DAmbrosio che ha colto subito loccasione per ringraziare la stampa e per sottolineare il buon rapporto con i mezzi di informazione: Un rapporto ha precisato - non improntato a puntualizzazioni, repliche e batti e ribatti, ma caratterizzato da un costante impegno istituzionale.
DAmbrosio si è poi detto soddisfatto dei risultati conseguiti in questi anni: Abbiamo costruito una bella immagine delle Marche, creando, grazie ad un lavoro di squadra, unapertura di credito in Europa e in Italia, come dimostrano il ruolo di capofila della Regione in alcuni progetti comunitari e nellattività di cooperazione allo sviluppo. Ma i problemi da affrontare non mancano: lEuropa, i giovani, una società che invecchia, gli immigrati, il nuovo ruolo delle Regioni.Sento che il Paese è inquieto, preoccupato, ansioso; le parti politiche si delegittimano a vicenda, e questo è molto pericoloso ha ammonito - per la credibilità delle istituzioni e della politica.
DAmbrosio ha poi spiegato i motivi della sua scelta di non ripresentarsi alla guida della Regione. Avrei potuto ricandidarmi, altri lo hanno fatto, ma cè il rischio della routine; dieci anni di impegno sono sufficienti, è giusto lasciare spazio ad altri. Secco il giudizio sulla magistratura. Laver creduto di risolvere i problemi di una democrazia malata nelle aule giudiziarie è stato un errore terribile. Ma è anche vero ha aggiunto- che la politica deve recuperare credibilità e fiducia dei cittadini.
Ma cosa farà dopo il 4 aprile? Tornerò a fare il magistrato: un lavoro che mi piace ancora. Ammetto che mi piace vivere lindeterminatezza del momento, per poi regalarmi una sorpresa nel 2006. Questo significa che tornerà a fare attività politica? Vedremo. Un anno è lungo da passare, si è limitato a dire. E chiaro che continuerò a impegnarmi, anche se non da protagonista ma dalla buca del suggeritore mettendo a disposizione la mia esperienza di magistrato e di amministratore. Ad esempio, mi piacerebbe dare un contributo per la riforma costituzionale e per labbreviazione dei tempi processuali, che è il problema più urgente della giustizia. Nel frattempo si appresta a festeggiare il sessantaduesimo compleanno. E a godersi i due bellissimi nipotini.
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18/03/2005
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