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L’amministrazione comunale si dota di un sistema innovativo per lo studio dei flussi viari

Ascoli Piceno | Le normative impongono che qualsiasi nuovo intervento al piano traffico deve essere preceduto da un’analisi dei flussi

di Federico Biondi

Il piano traffico della città di Ascoli Piceno oltre a disattendere le aspettative ha una Ztl (zona a traffico limitato) troppo estesa e poco rispettata. Lo annuncia l’assessore Giulio Natali nel corso della conferenza stampa organizzata presso la sala Massy del Palazzo dei Capitani in occasione della presentazione delle linee guide del nuovo piano traffico.
 
L’amministrazione comunale in accordo con l’Aci redigerà il nuovo piano traffico, esiste già una determina del dirigente competente e la pedonalizzazione avverrà con la riqualificazione del centro storico.
 
“Dobbiamo capire di quale infrastrutture ha bisogno la città – dice l’assessore e aggiunge – è necessario il parere e la valutazione degli esperti del settore”.
 
Il piano traffico della città di Ascoli Piceno è datato e adesso è necessario rinnovarlo con nuove trovate nel campo della viabilità. Questi sono argomenti che l’assessore ha trattato ampliamente nei consigli di circoscrizione al fine di acquisire suggerimenti e lamentele.
 
Il primo problema è l’inquinamento da polveri sottili e l’azione che sta intraprendendo l’amministrazione comunale è in linea con le direttive europee (abbattimento dei gas di scarico).
 
Il semaforo, macchina ferma con il motore acceso, è sostituibile con la rotatoria dato che assolve alla stessa funzione e insieme all’applicazione di sensi unici in micro aree cittadine rallenta ma non ferma il traffico, con un minor consumo di carburante e una minore produzione di gas di scarico.
 
In via sperimentale ad Ascoli Piceno si cerca di applicare i sensi unici in Via 3 ottobre e in Via Cellini (micro aree), l’unica controindicazione è l’alta velocità ma è risolvibile con la realizzazione dei dissuasori. Facendo in questo modo si ha anche la possibilità di costruire i marciapiedi là dove non ce ne sono, nel pieno rispetto delle normative vigenti.
 
Il presidente dell’Aci il dottor Elio Galanti ricorda che il 65% degli incidenti avviene nelle strade urbane, quindi è necessario intervenire e razionalizzare il sistema della viabilità cittadina.
 
Nei prossimi mesi, quando il progetto sarò avviato, avremo dati (flussi automobilistici) oggettivi acquisiti da 5 sensori dislocati in 5 punti di rilevazione: a Porta Romana in Via Treviri, sul ponte di Porta Cappuccina, sul Ponte di Porta Tufilla, Sul Ponte di Porta Maggiore e a Porta Cartara.
 
Il costo della prima fase è di 20 mila euro (l’Aci non è una società a scopo di lucro) e trascorsi i primi tre mesi si avrà la possibilità di elaborare i dati che in tempo reale arrivano alla centrale operativa.
 
“Per uno studio accurato è necessario avere almeno un anno di dati proprio per conoscere i valori massimi e in quale stagione e periodo dell’anno avvengono”.
 
“L’amministrazione comunale si sta dotando di apparecchiatura per la verifica e la gestione dei flussi viari – dice il direttore dell’Aci dottor Massimo Cagnucci – un sistema di rilevazione duttile, può essere spostato a piacimento e può divenire più accurato con l’integrazione di altri sensori”.
 
Il sistema di rilevazione oltre a contare le macchine che passano ha la capacità di stimarne la velocità e la tipologia (motociclo, automobile o autocarro). La velocità è importante in quanto da’ una stima della pericolosità e del rischio a cui sono esposti i pedoni. In vie strette potrebbe essere pericolosa anche una velocità di percorrenza pari a 40 chilometri orari.
 
Grazie a tutti questi dati disponibili in tempo reale e alla duttilità del sistema di rilevazione sarà possibile fare modifiche temporanee alla viabilità e verificarle in tempi brevi. Per esempio Via Mari non può essere a senso unico, che controindicazioni ci sono? Oppure: Piazza Arringo non può essere chiusa al traffico in determinate ore del giorno?

02/03/2005





        
  



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