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Progetto “Educare alla cittadinanza attiva”.

Spinetoli | Insegnare l’amore per il prossimo e la possibilità di avvicinarsi al mondo del volontariato sin da giovanissimi, questo l’intento del progetto “Educare alla cittadinanza attiva".

 

Insegnare l’amore per il prossimo e la possibilità di avvicinarsi al mondo del volontariato sin da giovanissimi, questo l’intento del progetto “Educare alla cittadinanza attiva”, promosso dal Centro Servizi per il volontariato e dall’Associazione Volontariato Marche.

Un’iniziativa che ha visto l’Aula magna della scuola media di Spinetoli “Giovanni XXIII” divenire ieri mattina luogo di incontro fra gli allievi delle sei classi di terza media e le associazioni

Avis di Spinetoli Pagliare, Unitalsi, Croce Verde, Superfac e Caritas.

Dopo il saluto del presidente dell’Avm, Ubaldo Sabbatini, e del preside, Quintino Lucianetti, la prima associazione a confrontarsi con il giovane uditorio è stata l’Avis, i cui volontari hanno spiegato quanto sia facile diventare donatore di sangue “volontariamente, anonimamente, gratuitamente, periodicamente e responsabilmente” a partire dai 18 anni. A seguire è intervenuta la Superfac, che si occupa di aiutare le missioni disseminate nei paesi più poveri, sostenendo le popolazioni più svantaggiate nella creazione di scuole e centri di formazione primaria.

Gisella Capriotti ha, invece, chiarito quale sia l’operato svolto dalla Croce Verde. Don Basilio Marchei ha cercato di far comprendere ai ragazzi il significato dei “bidoni gialli” della Caritas, invogliandoli a donare i loro vestiti smessi a chi ne a più bisogno.

Anche l’Unitalsi ha raccontato la sua opera di promozione di pellegrinaggi per disabili ed anziani, chiedendo ad un’allieva presente in sala di raccontare la sua esperienza in seno all’associazione.

Tutti gli interventi sono stati seguiti con estremo interesse dai giovanissimi della scuola media grazie anche al linguaggio semplice ma efficace adoperato dai relatori.

In conclusione non sono mancate domande inerenti non solo alle finalità perseguite dalle diverse organizzazioni di volontariato, ma riguardanti anche esperienze intime e personali degli operatori.

20/03/2005





        
  



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