Il debutto di domenica del tricolore Minienduro si può riassumere in una sola parola. Successo. A Sanremo, sede della terza e quarta prova degli Assoluti e della Coppa Italia, si è corsa la prima del campionato rivolto unicamente ai piloti in erba. Successi si per i vincitori, determinati e con tanta voglia di emergere, ma soprattutto un successo raggiunto con gli iscritti. Ben 39 piloti al via. Un quantitativo decisamente raddoppiato rispetto alla passata stagione che ha segnato la nascita del campionato. Un concreto messaggio questo che la Federazione Motociclistica Italiana insieme ai suoi stretti collaboratori sul campo, sta muovendo i passi nella giusta direzione nei confronti di coloro che rappresenteranno il proseguo della specialità.

Nel pomeriggio di sabato infatti i piloti in compagnia del tecnico federale Alessandro Comotti ed eccezionalmente di Cristian Rossi, ex-pilota mondiale, ora figura attiva delle Fiamme Oro, si sono trasferiti nel campo gara ed insieme hanno visionato e analizzato i vari punti del percorso, acquisendo importanti nozioni anche su norme regolamentari. Una sorta di scuola questa che, Comotti ha assicurato, verrà fatta ad ogni gara grazie alla collaborazione dei grandi campioni dell'Enduro nazionale che si alterneranno, cercando di trasmettere a questi aspiranti campioni le loro conoscenze.

Una piacevole giornata quindi quella vissuta a Ospedaletti-Baia Verde, incantevole località marina a pochi chilometri dal centro sanremese. Oltre alla salsedine si è potuto respirare aria di competitività e passione ma anche di amicizia e lealtà. Nota di merito infatti al pilota Walter Rota che incurante del proprio risultato sportivo si è fermato in prova a rialzare un avversario caduto. I minipiloti chiamati a partire dalla stessa pedana che poco dopo avrebbe accolto i piloti degli Assoluti (Sanremo centro), andavano ad affrontare un breve trasferimento nel bagnasciuga con tratti ghiaiosi, per poi giungere alla prova di cross-test. Un terrapieno in riva al mare in cui si alternavano tratti sabbiosi a leggere contropendenze su terra e ghiaia. Il circuito è stato ripetuto sette volte alla mattina e otto il pomeriggio, per un totale di oltre 30 minuti.

Tre le categorie in gara. Agli Esordienti e agli Aspiranti è stata aggiunta la Open. Una categoria per i mezzi con cilindrata superiore ai 50cc.che non attribuisce titolo, pensata ai giovani con età inferiore ai 14 anni che vogliono avvicinarsi e conoscere l'Enduro. A brillare nella Esordienti (dal 98 al 94) è stato Emanuele Facchetti su Ktm. Cognome già noto all'ambiente perché il fratello Alessandro passato ora nella Aspiranti, nel 2004 si è laureato campione italiano. Il giovane portacolori della Scuderia Treviza si è imposto da subito sugli avversari Andrea Giacchero (Ktm) e Matteo Rivoltella (Ktm).

Si è potuti assistere invece ad una bella lotta nella Aspiranti (dal 93 al 91) tra David Bove (Honda) del Ponte Nossa ed Alessandro Meo (Hm), intascata all'ultima curva da Bove per soli sette decimi. Terzo il pilota del Borgo Motoracing, Francesco Gennari. Nella categoria Open, primo gradino del podio per il veloce pilota di casa, Igor Marino su Honda. Ora l'appuntamento con il Minienduro è rimandato a sabato 9 e domenica 10 aprile con la seconda prova di italiano di Azeglio (TO). Mentre domenica 20 a Monterenzio, sede della terza prova del Trofeo Hard Race Oxtar Cup, si torna tra i "banchi di scuola" con S.A.E (Scuola Avviamento Enduro).