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Regionali, le cooperative chiedono un’economia di sistema

| ANCONA - Le Organizzazioni Agci, Confcooperative, Legacoop hanno inviato un documento ai candidati alla presidenza della Regione Marche.

Fare “sistema” a favore dell’intero mondo imprenditoriale marchigiano, del quale la cooperazione è già parte significativa e rispetto al quale può svolgere un ruolo determinante proprio in questa fase di crisi, un modello che può essere un fattore di competitività per le piccole e medie imprese.
E’ questa la principale esigenza espressa dalle Organizzazioni del movimento cooperativo delle Marche, Agci, Confcooperative, Legacoop nel documento inviato ai candidati alla presidenza della Regione Marche, in occasione del rinnovo del Consiglio regionale del 3 e 4 aprile.

Un documento in cui le Centrali cooperative fanno riferimento all’impegno assunto dalle stesse associazioni e dalla Regione Marche nella IV Conferenza regionale della Cooperazione, che si è svolta ad Ascoli Piceno a febbraio, in cui si sottolinea il complessivo valore associativo ed operativo, in linea con il messaggio del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che considera “il movimento cooperativo patrimonio economico, imprenditoriale e civile dell’intero Paese”.

“Nel momento in cui siamo tutti chiamati a ridefinire le condizioni di un nuovo sviluppo e di una rinnovata competitività, la creazione e la diffusione di forme consortili e cooperative tra piccole e medie imprese – come viene sottolineato nello stesso documento conclusivo della nostra Conferenza – può infatti costituire un elemento essenziale di un progetto di rilancio e riqualificazione del “modello marchigiano””. Le Centrali cooperative saranno disponibili e in prima fila per ogni forma di intesa, patto o progetto di collaborazione che riunisca tutti i soggetti rappresentativi del sistema imprenditoriale marchigiano.

Ai candidati alla presidenza della Giunta regionale, Agci, Confcooperative, Legacoop chiedono di sostenere le proposte della cooperazione perché essa possa veramente diventare sempre più una forza determinante nella economia regionale e nazionale in armonia con un’oculata e coraggiosa politica economica delle Istituzioni che sostenga, in forza del dettato Costituzionale, lo sviluppo della cooperazione come forza associativa dove i cittadini-lavoratori-utenti e gli imprenditori, associati in cooperative, potranno conseguire maggiori opportunità.

25/03/2005





        
  



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