E' proprio vero, noi giornalisti abbiamo il vizietto di allargarci un tantino. Abbiamo sbandierato grandi aspettative alla vigilia di quest incontro, per il livello del gioco dell' incontro dato che le due ex grandi si trovano ai vertici della classifica, per l' affluenza di pubblico, si pensava ad pienone vista la passione delle due tifoserie, per le emozioni, almeno stando alla formazione del Napoli zeppa di pezzi da 90.

Invece abbiamo visto un gioco compresso dal tatticismo e dalla prudenza, un  pubblico non eccezionale, anzi deludente per quello di fede partenopea, poco numeroso, insignificante e sempre sommersi dai cori della curva nord della Samb. Pure poco svegli questi tifosi partenopei  se si pensa che sono stati capaci di stordire il proprio portiere con una bomba carta. Ed infine poche anche le emozioni e quelle poche con il marchio rossoblu.

E' un classico nelle grandi sfide, vigilia esaltante e ricca di aspettative, realtà dell incontro dettata dalle esigenze delle due squadre che spesso coincide con l accontentarsi della divisione della posta in palio.

Comunque a tenere vivo il gioco e ad avere le uniche palle gol della gara è stata la Samb. Due le vere occasioni della gara e ambedue della Samb.

Al 6° Leon direttamente da calcio d' angolo con una parabola velenosa manda la palla al primo incrocio del pali. Gianello devia la palla un attimo prima che varchi la linea bianca.

Al 41° Leon crossa dal fondo, Da Silva  spizza di testa, la palla va a Bolgiacino solo all altezza del disco del rigore. Stop volante e tiro al volo di destro. Di destro appunto, lui che è sinistro. Palla centrale e facile preda del portiere. Tutte qui le emozioni della gara. Il resto è una tela tessuta prevalentemente a centrocampo, non sempre lineare, infarcita di palle a campanile e spedite direttamente in tribuna, segno di nervosismo e di tensione agonistica molto elevata.

Il Napoli è stato a guardare. Era evidente il suo maggior tasso tecnico rispetto alla Samb, in particolare nel palleggio e nella disinvoltura a tener palla, ma tutto rivolto a tener a bada una Samb tanto vogliosa di esplodere , quanto ingessata nella manovra al momento di uscire dalla sua metà campo.

Non riuscendo ad emergere con il gioco, il Napoli ha cercato di far valere il suo prestigio di nobile decaduta, punteggiano la gara con qualche atteggiamento arrogante e pretenzioso. Infatti frequenti erano i  rimproveri all' arbitro per le punizioni non concesse, per i tuffi in area non trasformati in rigori, per le ammonizioni ricevute e apparse esagerate. Insomma un atteggiamento di chi è abituato ad essere trattato bene dalla classe arbitrale e ad essere...ubbidita. Ma il signor Marelli,tutto sommato buono il suo arbitraggio, evidentemente è un arbitro che vuol far carriera alla...Collina.

Quindi un punto ciascuno.Un punto che ci giova poco alla Samb. Il Padova e la Reggiana allungano un po , ma non sono lontane. Le ultime gare varranno come volata finale e con il caldo della primavera si vedrà ci avrà ancora birra in corpo.