Rossi e Canzian si pronunciano sul Piano Cave
Ascoli Piceno | "Rimaniamo davvero sorpresi e sconcertati dalla presa di posizione dellUnione Industriali del fermano contro il Piano cave".
di Massimo Rossi* e Antonio Canzian**
Rimaniamo davvero sorpresi e sconcertati dalla presa di posizione dellUnione Industriali del fermano contro il Piano cave che questa Amministrazione provinciale con grande impegno, pazienza e dopo un costante confronto con tutti i soggetti interessati, in primo luogo proprio con i rappresentanti dei cavatori, sta predisponendo.
Tre sono i presupposti che abbiamo sempre tenuto in considerazione: il giusto rilievo alle esigenze delle aziende del settore, il rispetto dellequilibrio ambientale del nostro territorio e, non ultimo, la giusta considerazione per tutti gli operatori, grandi e piccoli, delle attività estrattive. In questi sette mesi di costante confronto abbiamo accolto gran parte delle richieste che i rappresentanti del settore estrattivo hanno, a più riprese, posto alla nostra attenzione. La nostra massima disponibilità a ricercare la migliore soluzione possibile labbiamo dimostrata anche nellaffrontare il problema, che è forse il principale motivo di insoddisfazione, riguardante il quantitativo massimo estraibile fissato dal Piano Regionale, promuovendo un confronto costruttivo e positivo con la stessa Regione Marche.
Oltre a ciò abbiamo accolto la giusta esigenza delle imprese a semplificare quanto più possibile liter amministrativo che va dalla presentazione del progetto al suo accoglimento per comprimere al massimo i tempi. Abbiamo, inoltre, modificato aspetti rilevanti del bando accogliendo gran parte delle richieste presentate in tal senso. Tutto ciò in un difficile equilibrio che ha cercato di tener conto delle esigenze di tutti gli operatori del settore che, come noto, non hanno tutti le stesse caratteristiche ed esigenze: ci sono aziende di grandi e di piccole dimensioni, imprenditori che attendono questo Piano cave per continuare o ricominciare la propria attività e che sanno bene che, pur approvando oggi il Piano, solo tra 8/9 mesi potranno iniziare la loro attività! Di tutti abbiamo cercato di tener conto predisponendo un Piano che riteniamo il migliore possibile pur con i limiti che abbiamo sempre riconosciuto e che ci impegnamo ad affrontare così come esplicitato nella premessa del Piano stesso e che lAssociazione industriali certamente conosce.
Probabilmente questa posizione fortemente critica mira, in realtà, ad esercitare una pressione politica nei confronti della prossima Giunta regionale sperando in una revisione del Piano regionale a cui le Province devono far riferimento. E certo, però, che minacciare guerre o marce su Ascoli contraddice un percorso di responsabilità che fino a pochi giorni fa insieme abbiamo compiuto ed insinua il sospetto che nei mesi precedenti si sia voluto solo giocare al rialzo chiedendo sempre qualcosa in più avendo in mente, in realtà, di rovesciare comunque il tavolo.
*Presidente della Provincia
**Assessore alle Attività Estrattive
Tre sono i presupposti che abbiamo sempre tenuto in considerazione: il giusto rilievo alle esigenze delle aziende del settore, il rispetto dellequilibrio ambientale del nostro territorio e, non ultimo, la giusta considerazione per tutti gli operatori, grandi e piccoli, delle attività estrattive. In questi sette mesi di costante confronto abbiamo accolto gran parte delle richieste che i rappresentanti del settore estrattivo hanno, a più riprese, posto alla nostra attenzione. La nostra massima disponibilità a ricercare la migliore soluzione possibile labbiamo dimostrata anche nellaffrontare il problema, che è forse il principale motivo di insoddisfazione, riguardante il quantitativo massimo estraibile fissato dal Piano Regionale, promuovendo un confronto costruttivo e positivo con la stessa Regione Marche.
Oltre a ciò abbiamo accolto la giusta esigenza delle imprese a semplificare quanto più possibile liter amministrativo che va dalla presentazione del progetto al suo accoglimento per comprimere al massimo i tempi. Abbiamo, inoltre, modificato aspetti rilevanti del bando accogliendo gran parte delle richieste presentate in tal senso. Tutto ciò in un difficile equilibrio che ha cercato di tener conto delle esigenze di tutti gli operatori del settore che, come noto, non hanno tutti le stesse caratteristiche ed esigenze: ci sono aziende di grandi e di piccole dimensioni, imprenditori che attendono questo Piano cave per continuare o ricominciare la propria attività e che sanno bene che, pur approvando oggi il Piano, solo tra 8/9 mesi potranno iniziare la loro attività! Di tutti abbiamo cercato di tener conto predisponendo un Piano che riteniamo il migliore possibile pur con i limiti che abbiamo sempre riconosciuto e che ci impegnamo ad affrontare così come esplicitato nella premessa del Piano stesso e che lAssociazione industriali certamente conosce.
Probabilmente questa posizione fortemente critica mira, in realtà, ad esercitare una pressione politica nei confronti della prossima Giunta regionale sperando in una revisione del Piano regionale a cui le Province devono far riferimento. E certo, però, che minacciare guerre o marce su Ascoli contraddice un percorso di responsabilità che fino a pochi giorni fa insieme abbiamo compiuto ed insinua il sospetto che nei mesi precedenti si sia voluto solo giocare al rialzo chiedendo sempre qualcosa in più avendo in mente, in realtà, di rovesciare comunque il tavolo.
*Presidente della Provincia
**Assessore alle Attività Estrattive
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29/03/2005
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