“Le notizie apparse il giorno 30.04.05 sui principali organi d’informazione locali e concernenti un’azione penale promossa nei confronti di quattro dipendenti della Regione Marche, un imprenditore ed un consulente dell’imprenditore stesso, che sarebbe pervenuta alla fase di richiesta di rinvio a giudizio, concernono fatti già noti all’Amministrazione Regionale.

Infatti le contestazioni che sarebbero state mosse nel suddetto procedimento rappresentano l’esito di un’indagine intrapresa dalla Guardia di Finanza sulla gestione dei finanziamenti comunitari destinati al settore agricolo; la notizia relativa ad una possibile richiesta di rinvio a giudizio era comparsa sulla stampa già nel mese di maggio 2004.

Alla data odierna non risultano essere stati notificati alla Regione Marche, quale parte offesa, atti o provvedimenti concernenti il rinvio a giudizio.

L’Amministrazione Regionale è interessata a far piena luce sulla vicenda, con correttezza e trasparenza. Allo scopo è stata nominata una commissione interna di verifica tecnico-amministrativa, la quale, anche avvalendosi della collaborazione di professionisti esterni, sta svolgendo propri accertamenti destinati a consentire  una valutazione di merito in sede amministrativa.

In particolare gli esperti esterni sono stati incaricati di verificare se i dipendenti regionali hanno espletato tutte le procedure di verifica richieste dall’applicazione dei Regolamenti Comunitari, escludendo quelli normalmente di competenza degli organi di vigilanza preposti (Guardia di Finanza, NAS, ecc.)

L’Amministrazione attende con fiducia l’esito dell’azione promossa dalla magistratura ed i risultati della commissione interna di verifica, così come avvenuto in precedenti analoghi casi. Si sottolinea infatti, che di recente un procedimento penale intrapreso a carico di altri dipendenti regionali, del quale è stato fornito ampio resoconto sugli organi di stampa, si è concluso con un sentenza di assoluzione dei medesimi. Nella vicenda la commissione di verifica aveva avuto modo di rilevare l’assenza di responsabilità dei dipendenti coinvolti.

Si considera comunque utile precisare che i fatti contestati sono da attribuire al precedente periodo di programmazione (1994-1999) e precisamente al Reg. CEE 951/97 che fa specifico riferimento ad investimenti nel settore agroindustriale e non al Piano di Sviluppo Rurale.”