Il prefetto ha ordinato il ritiro delle bandiere della pace esposte spontaneamente dagli studenti nelle scuole all’indomani dell’inizio della guerra in iraq e poi ha autorizzato una manifestazione, come la marcia dei lavoratori delle cave, conclusasi davanti palazzo San Filippo, dall’evidente connotazione strumentale ad uso politico nel pieno della campagna elettorale!!!!.

Non a caso, infatti, in queste ore si e’ assistito a comizi e prese di posizione sulla questione di esponenti e candidati del centro destra che hanno strumentalizzato a scopo elettorale la protesta dei suddetti operatori e lavoratori.

Se si pensa che la proposta di delibera riguardante l’attivita’ estrattiva verra’ dibattuta in consiglio provinciale il 7 aprile e che, comunque,l a stessa delibera si dovra’ attenere entro rigidi e rigorosi limiti dettati da norme regionali e nazionali,non era difficile pensare ad un uso strumentale della questione da parte del centro destra nel vivo della campagna elettorale.

Sarebbe bastato,sol che lo si avesse voluto, autorizzare la marcia nelle giornate immediatamente successive alle elezioni e prima della seduta del consiglio provinciale.quindi nelle giornate del 5 o 6 aprile.

Sorprende e rammarica che anche il questore abbia inteso autorizzare la manifestazione considerato che il sottoscritto in passato abbia difeso pubblicamente l’operato delle forze di polizia in circostanze ove era facile accodarsi a critiche provenienti da autorevoli esponenti del centro destra.

E’ ovvio,pertanto,che alla ripresa dei lavori,il sottoscritto presentera’ adeguata e motivata interrogazione parlamentare atta ad accertare la legittimita’ e opportunita’ dell’autorizzazione data dalle autorita’ anzidette.