La Memoria dellAntico. D'après l'Antique
| ANCONA - La mostra, allestita alla Mole Vanvitelliana dal 12 marzo al 26 giugno 2005, con circa 40 sculture, intende raccontare come lantichità classica abbia segnato con la sua impronta gran parte della creazione artistica occidentale.
La ricerca dellantico
La ricerca dellantico è stata da sempre stimolo e motore per il risveglio della bellezza e della cultura; in Francia e in Italia il comune ricordo dellantichità sognata ha spinto larte e gli artisti a studiare, reinterpretare e prendere ispirazione dallantico.
La Memoria dellAntico. Daprès lAntique (40 opere, per lo più sculture, collocate con un affascinante ed inconsueto percorso espositivo nelle sale vanvitelliane), partendo da pezzi celebri della scultura greco-romana, intende dimostrare come lantichità sia stata non solo un modello di riferimento assoluto per gli artisti, ma anche un oggetto di diletto per il pubblico, che ne ha richiesto la diffusione.
Accostando alcuni dei capolavori presenti al Museo del Louvre con alcune opere della collezione del Museo Omero e reperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche, si tende ad evidenziare le modalità e le tecniche attraverso le quali i capolavori dellantichità sono stati copiati, incisi, riprodotti, imitati, citati e diffusi, e come essi sono stati trasformati, a volte addirittura deformati, dagli sguardi dei loro ammiratori.
In mostra non solo copie ma anche calchi al vero che raccontano la memoria e la diffusione dellarte: dalla Nike di Samotracia, alla Venere di Milo, nelle varie riproduzioni, dal bronzeo Spinario, al Marco Aurelio del Capitolino (modello per capitelli e statue reali), al Gladiatore Borghese, gigantesca immagine dinamica dAgasia, diventata statuetta da diletto, trascritta in bronzo dai collezionisti, o modellata in terracotta da Nicolas Coustou, scultore di Luigi.XIV.
La testa del Laocoonte, separata dal resto del contesto, e il viso austero dello pseudo-Seneca, diventano delle teste despressione, ritoccate dagli scultori del XVII secolo.
I due musei
La scultura è la sola forma darte che può essere percepita attraverso il tatto e che offre alle perone con disabilità visiva le possibilità del piacere artistico. Allo stesso tempo il calco è per vocazione la base delleducazione degli artisti e la fonte di piacere per i collezionisti. La simbiosi scultura-calco diventa lunico modo oggettivo di diffusione della conoscenza per i non vedenti.
La galleria tattile del Museo del Louvre, la prima di questo genere in un museo francese, e il Museo Omero, primo e unico museo tattile statale italiano, sono stati pionieri in materia di mediazione tattile (*) e anche attraverso questa rassegna, intendono sottolineare il loro progetto comune: rendere accessibile il patrimonio artistico al pubblico con disabilità visiva, mentre allintero pubblico si offre unulteriore e più profonda chiave di lettura.
Comitato Scientifico
Curatori della mostra sono Geneviève Bresc-Bautier e Cyrille Gouyette. Il Comitato scientifico è formato da Geneviève Bresc-Bautier, Giuliano de Marinis, Massimo Di Matteo, Roberto Farroni, Cyrille Gouyette, Aldo Grassini.
La rassegna è promossa dal Museo del Louvre di Parigi e dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e lUniversità Politecnica delle Marche, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; del Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca; della Regione Marche; della Provincia di Ancona; del Comune di Ancona.
La continuità dellarte nellevolvere della scultura
Lallestimento alla Mole comprende anche due esposizioni di arte contemporanea: Omaggio a Vittorio Morelli (12 marzo-17 aprile) curata da Massimo Di Matteo e Trama di legni (23 aprile-26 giugno) dedicata a Loreno Sguanci e curata da Leo Strozzieri. A voler evidenziare il filo della ricerca e della continuità dellarte attraverso levolvere della scultura.
La Conferenza Stampa, mercoledì 9 marzo, ore 11,30
Allincontro con la stampa, che si terrà nella sede del Museo Omero (Ancona, Via Tiziano 50, info 071/2811935), saranno presenti, il Sindaco di Ancona, Fabio Sturani e, provenienti dal Louvre, i due curatori della mostra: Cyrille Gouyette e Geneviève Bresc Bautier, oltre a Roberto Farroni, Presidente del Museo Omero e a Giuliano De Marinis, Soprintendente ai Beni Archeologici delle Marche.
Notizie utili
Orario visite: tutti i giorni dalle ore 15.30 alle ore 19.30 (su richiesta apertura anche la mattina per gruppi di studenti); domenica dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30; chiuso il lunedì. Chiusura: 1 maggio.
Ingresso: 2,00 intero; 1,50 studenti, gruppi (almeno 10 persone); 5,00 biglietto famiglia; 1,00 scuole; gratuito disabili e accompagnatori, bambini fino a 6 anni. Visite guidate su prenotazione per minimo 10 persone 1,00 in aggiunta al biglietto di ingresso. Laboratori didattici per le scuole 1,50 ad alunno in aggiunta al biglietto di ingresso, docenti gratuito.
Per informazioni: Museo Tattile Statale Omero, telefono 071-2811935, fax 071-2818358
WEB: www.museoomero.it ; info@museoomero.it
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04/03/2005
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