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Venerdi’ 8 aprile Francesco Guccini al Palarossini di Ancona

| ANCONA - Venerdì 8 aprile tornano ad aprirsi le porte del PalaRossini di Ancona alla musica italiana di qualità. Ad inaugurare la stagione primaverile sarà Francesco Guccini.

Francesco Guccini non ha bisogno di alcuna presentazione: le sue canzoni fanno parte della storia della musica italiana, e lo hanno reso un assoluto protagonista di quella cerchia di cantautori sospesi tra musica e poesia. Non è un caso infatti che Guccini venga studiato nelle scuole come esempio di “poeta” contemporaneo e che gli sia stato conferito nel 1992 il “Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale” per la sezione “Versi in Musica”. Dopo quasi cinque anni di attesa (Stagioni il suo ultimo album è del 1999) l’artista emiliano è tornato a farsi vivo con Ritratti, una raccolta di nuove canzoni in sospeso tra brani dedicati a personaggi storici e a persone che della sua vita fanno parte e riflessioni personali.
 
Di ritratti, Francesco Guccini ne ha disegnati tanti, nei chilometri di tela che formano la sua carriera. I personaggi delle sue canzoni - dai contorni perfettamente delineati, dai colori modernamente forti o anticamente in bianco e nero - prendono vita su carta e poi diventano suono, passando in fretta dalle stanze di vita quotidiana al salone dell’epica.

Non deve stupire, dunque, che Ritratti sia il titolo del nuovo album. Chiamiamolo album e non cd, perché di fotografie, ancora una volta, si tratta: da quelle vere nel libretto interno, che catturano il passato di Francesco e dei suoi compagni di viaggio, a quelle metaforiche, dentro i brani; quadri emozionanti di uomini entrati nella storia per volontà o loro malgrado: Ulisse, Che Guevara, Cristoforo Colombo, Carlo Giuliani.

Od?sseus è il coraggio e l’incoscienza, l’uomo che osa come Prometeo e si perde oltre le colonne d’Ercole. Colombo, scritta a quattro mani con Beppe Dati, è il terzo capitolo di una collaborazione avviata con Cyrano e proseguita con Don Chisciotte. Canzone per il Che è la traduzione di un brano composto da Flaco Biondini per la compilation su Che Guevara. Il testo è di Manuel Vazquez Montalban, basato su parole pronunciate dal Che nei suoi discorsi. Piazza Alimonda è dedicata a Carlo Giuliani, un brano intenso destinato a divenire uno dei momenti più attesi nei concerti.

Ma Ritratti non è solo ritratti. C’è un grande canto per un amore dormiente che si muove fra tango e beguine (Certo non sai, scritta con Marangolo); c’è una riflessione su che cosa sia una canzone per Guccini (Una canzone, scritta tre anni fa); c’è una versione in modenese de La tieta di Serrat, originariamente in catalano e impossibile da tradurre in italiano per mancanza di tronche, che abbondano invece nei dialetti (La ziatta, ovvero La zia zitella); c’è un brano scritto nel 1971 e presente nella versione integrale, di 33 anni fa (La tua libertà); c’è Vite, la prima canzone in assoluto a essere stata scritta per il nuovo disco. La canzone, già interpretata da Celentano, è l’ammissione di quanto sia bello “rovistare nei ricordi / di altre persone, inverni o primavere” per trovare altri tasselli al grande mosaico del nostro vivere.
 
Ad accompagnare Francesco Guccini sul palco del PalaRossini ci saranno Ellade Bandini (batteria e percussioni), Antonio Marangolo (sax e percussioni), Vince Tempera (pianoforte e tastiere), Pierluigi Mingotti (basso), Roberto Manuzzi (sax, armonica, fisarmonica e tastiere) e Juan Carlos “Flaco” Biondini (chitarre).
 
Ci sono ancora biglietti disponibili (posto unico euro 25,00). Per informazioni e vendita biglietti: T.box 071 2901224 (tutti i giorni, sabato e domenica esclusi, dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19,30). Inizio concerto ore 21, apertura cancelli ore 19.

01/04/2005





        
  



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