Sabato sera ore 19.00.

Mi chiama mio cugino al quale, per ovvi motivi di interesse nazionale e internazionale nonché interplanetario, non posso dire di no che mi chiede gentilmente (o quasi) di andare da lui ad accudire, il piccolo Alessandro, il figlio di tre anni, perché lui e la moglie devono uscire.

"Si certo che vengo e sono felicissima" (Accidenti stasera gioca l’Ascoli a Vicenza questo si doveva ricordare proprio oggi di me?) "Va bene vengo subitissimo". E così, mi dirigo mogia mogia verso la casa dell’infamone. (Eh, i bimbi di tre anni non sono più come quelli di una volta. Io alla sua età già partecipavo e intervenivo anche ai convegni medici.) Vabbè vado alle 20.30 mi piazzo davanti la tv. I giocatori scendono in campo.

"zia Fedeeee, zia Fedeeee"

"Dimmi Ale " (mò che vuole?)

"mi leggi la favola di Cappuccetto Rosso?"

"Zia adesso deve vedere la televisione poi te la legge eh!"

"ma questa cosa a me non interessa, io allora voglio i cartoni"

(questa cosa è una partita di calcio importantissima quella che tu esserino con la vocina stridula chiami "questa cosa") "Amore della zia, ora vediamo la partita e poi i cartoni"

Con piglio da padrone si dirige verso la tv e..zac col ditino piccolo e ossuto spegne l’elettrodomestico più amato.

"Alessandro accendi immediatamente!" (cerco di essere cattiva ma non ce la faccio mai con lui)

"o la favola o non vediamo la tv"

( ma tu guarda se devo farmi dare ordini da un frugoletto di appena tre anni). "Va bene amore mio, la zia ti legge la favoletta ma tu accendi la televisione eh"

con le sue gambettine da leprotto va e finalmente riappare lo schermo verde e i miei bianconeri sono lì belli e pronti a darmi la soddisfazione di una vittoria.

 "allora. C’era una volta Cappuccetto rosso bla bla bla …" dopo quaranta minuti di lettura attenta (con un occhio alla tv e uno al libro) "Cristallini gol! eddai ma come si fa ! Coppola ma sei uscito a farfalle ?"

"zia ma le farfalle che c’entrano e che è coppola e cristallini.

"allora Alessandro era primavera nella favoletta e quindi svolazzavano festose le farfalle tra i fiori. La coppola è il cappellino della nonnina che sentiva freddo e i cristallini erano i sassarini ehm sassolini che raccoglieva da terra Cappuccetto Rosso " (fiuuu l’ho scampata dai…belle spiegazioni) "Allora, Ale stai attento però" ( mi guarda con quegli occhioni neri che lo riempiresti di baci quando non fa i capricci ).

Continuo a raccontare e, nel frattempo, mimo tutta la storia e arricchisco di particolari nella speranza di uno sbadiglione e di un sonno che pare non arrivare. Ora è anche giunto il lupo e Ale è attentissimo. (figuriamoci se si perde la scena thriller) Bucchi atterrato in area.

Salto dalla poltrona "eh no eh no eh! " mi giro e il bimbo mi guarda atterrito "ehm…eh no…il lupo non può mangiarsi la nonna e che modi sono! Ci vuole rispetto per gli anziani!" "allora ..arriva Cappuccetto e ci trova il lupo cattivo nel letto al posto della nonna…bla bla bla" al 29’del secondo tempo. Salto dalla poltrona mi butto a terra.

Brevi ha segnato il gol della Speranza. "siiii…" Alessandro assonnato mi segue con lo sguardo "è arrivato il cacciatoreeeee!" "abbiamo pareggiato!.. ehm vinto! "il cacciatore (Brevi) ha liberato la nonna e Cappuccetto Rosso!" il bimbo festeggia con me. La partita finisce e la favola pure. Alessandro dorme e i genitori tornano a casa.

"che avete fatto?" "niente abbiamo letto la favola di Cappuccetto rosso " e mio cugino "e tu mi vuoi far credere che ti sei persa la partita? " Ride sotto i baffi l’infamone. E io con sguardo da persona responsabile "Certo per Alessandro rinuncio volentieri!" e ora…speriamo che non legga questo articolo!