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Pergolesi Danza in esclusiva regionale i monaci Shaolin Kung – Fu

| JESI - Venerdì 22 aprile con La Spada e il Fior di Loto

Proseguono al Teatro Pergolesi gli appuntamenti di Pergolesi Danza, rassegna promossa dalla Provincia di Ancona, dal Comune di Jesi e dall'Amat, con il contributo di Esaleasing e con la direzione artistica di Franco Cecchini. Venerdì 22 aprile il palcoscenico jesino ospiterà – in esclusiva regionale - le affascinanti atmosfere dei monaci Shaolin Kung – Fu con lo spettacolo La spada e il fior di loto.

Da otto anni i monaci di Shaolin Kung-Fu con il loro emozionante spettacolo riscuotono grande interesse a livello internazionale. Nel corso di più di mille spettacoli di fronte a tre milioni di spettatori i buddisti Zen di Shaolin hanno dimostrato al pubblico di essere in grado di contravvenire alle leggi della fisica tramite la sola forza della concentrazione, sviluppando energie quasi soprannaturali. Il nuovo spettacolo La spada e il fior di loto raggiunge nuove dimensioni della sfera mistica dell’arte marziale del Kung-Fu di Shaolin: per la prima volta sono anche le donne ad esibirsi nei difficili esercizi del Qigong, cimentandosi in una pacifica competizione con i Maestri Shaolin.

Lo show si ispira ad avvenimenti storici. Il monaco indiano Tamo, che fondò circa 1500 anni orsono il Buddismo Zen, aveva quattro allievi tra cui una donna: la principessa Minglian che è considerata la prima monaca buddista della Cina e fece erigere non lontano dal noto tempio di Shaolin, un tempio dove, nel periodo del suo massimo splendore, all’incirca mille monache praticavano con estrema maestria il Kung-Fu.
 
Ancora oggi questo tempio, il tempio di Yongtai, è considerato una delle testimonianze culturali più significative della Cina. Di recente l’edificio è stato completamente restaurato grazie ad un’iniziativa privata. È questo uno dei centri spirituali del Buddismo Zen e la culla del Kung-Fu femminile in cui vengono formate numerose allieve provenienti da tutta la Cina.

Il tempio di Shaolin che è situato nella provincia di Henan, circa settecento km a sud-ovest di Beijin, ha celebrato nel 1995 il 1500esimo anniversario della sua fondazione. A fondarlo fu il monaco indiano Tamo che tradusse i testi sul Buddismo in cinese, sviluppando così una nuova corrente filosofica, il Buddismo Zen. Al contrario del Buddismo classico il Buddismo Zen è incentrato sull’unione tra corpo e spirito. Partendo dall’osservazione della natura e dalla meditazione il fondatore del tempio Song Shan Shaolin sviluppò una nuova consapevolezza del corpo che i monaci chiamano WuShu. Si mira al raggiungimento di un perfetto controllo del corpo tramite lo spirito. I monaci inventarono tecniche di mediazione e di allenamento che li aiutarono a sviluppare incredibili abilità fisiche. Da questi metodi di allenamento si svilupparono poi, nel corso degli anni, arti marziali note anche in occidente come ad esempio il Kung-Fu. Va sottolineato però che i monaci non si considerarono mai lottatori di Kung- Fu o guerrieri, la loro maestria altro non era che una conseguenza dell’allenamento.

La spada e il fior di loto – spettacolo prodotto da Herbert Fechter, Jian Wang e Georg Hartmann - narra la storia del tempio di Yongtai e della storica lotta delle monache per ottenere la parità con i monaci. E infatti la battaglia dei sessi dimostra che anche le donne possono raggiungere la massima maestria nel Kung-Fu e che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi uomini! Si tratta di vere maestre del Kung-Fu di Shaolin.
 
Per informazioni e biglietti (da euro 13,00 a euro 26,00): biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 538355, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it <http://www.amat.marche.it/> (vendita on line).
Inizio spettacolo ore 21.

15/04/2005





        
  



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