E  venne anche per la Samb il D day, il giorno più lungo, il giorno della sofferenza fino la 90°, il giorno, finalmente, della spregiudicatezza che personalmente ho definito  Merda o berretta roscia ,il giorno dei sogni nel cassetto, con la serie B non più da scrutare con la mano sulla fronte ma ben visibile anche se non ancora a portata di mano. Con una gara più epica che bella, spigolosa e frammentaria nel finale e con tanti momenti di convulsione e di paure.

Alla fine abbiamo costretto la Spal alle Forche Caudine con un 2-1 limpido. Un risultato che è anche frutto di buon livello di maturità raggiunto da questa squadra zeppa di giovani.

Ballardini alla fine opta anche lui per il  Merda o berretta roscia . Parte con un  quasi 4-3-3: Martini e Alberti punte e Leon subito dietro a cercare spazi a destra e a manca. Pare ovvio che la Samb debba partire sparata, tant è. Il primo tempo mette alla gogna la Spal con un gioco fatto di scambi veloci e movimenti senza palla.Al 18° il frutto della supremazia si concretizza con un gol spettacolare. Avete presente il gol di D Aniello del Chieti domenica scorsa al Riviera?

Pressappoco identico, con la variante che il siluro scagliato da Leon colpisce la traversa e schizza in rete. Diciamo pure che quando è il giorno giusto tutte le ciambelle  riescono con il buco. Infatti al 36° Martini confeziona la seconda ciambella col buco. Sguscia via come un anguilla,si avvicina all area di rigore, fa partire un altro siluro terra aria. La palla s infila sotto la traversa e rimbalza sul terreno superando la linea bianca. Secondo noi ovviamente è un gol chiaro e limpido. I Ferraresi invece giurano che non aveva oltrepassato la linea bianca. Purtroppo conta poco la loro convinzione, per Crugliano è gol. Tanto basta. Oggi è la giornata SI.

La ripresa è un autentica corrida. La Spal torna in campo con la ferma intenzione di ribaltare il risultato. Parte a mille e trova subito il gol, anche qui con la spintarella della dea bendata. Selva entra  in area palla al piede, Mancini gli chiude lo specchio della porta e respinge. La palla capita sui piedi di Cunico che tira ma la palla ha uno strano rimpallo e torna di nuovo a Selva che realizza.

Apriti cielo. La Spal riprende vigore e comincia l assedio. La sofferenza inizia a serpeggiare tra i tifosi rossoblù. Sono dieci minuti di tensione e si ha l impressione che la Samb crolli da un momento all altro. Ma Ballardini sa leggere la partita e fa la mossa giusta. Fuori Alberti (punta) per De Rosa,mediano tutta grinta(60°)

. La Samb riprende subito il controllo della situazione, il filtro a centrocampo funziona e Leon può scorrazzare liberamente tenendo palla e facendo respirare la difesa. La Spal ha ancora il pallino del gioco ma con il moroso in bocca e le briglie in mano nostra, è facilmente controllabile. Nitrisce, scalpita ma non è pericoloso. Solo una paura al 75°. Altobelli serve l abbandonato Selva che segna,ma era in posizione di fuorigioco.

Il finale è un pò nervoso, la Spal cerca il pareggio ma è ormai annebbiata,anzi sono della Samb le ultime puntate pericolose con lo sgusciante Leon.

Ora siamo quinti insieme al Benvento,altra corsara di questa giornata di campionato. E da quelle parti si respira l' area rarefatta della serie B. Domenica con il Lanciano ne vedremo delle belle.